Bambino morto all'asilo, indagano i carabinieri dei Ris. Sopralluogo nella struttura

A distanza di quasi due mesi dalla tragedia all'asilo Ambarabà Ciccì Coccò di Soci (comune di Bibbiena), dove perse la vita Leo, bimbo di appena due anni, oggi, martedì 30 dicembre, è in programma un nuovo sopralluogo. Sul posto i carabinieri dei Ris, che dovranno effettuare altre verifiche sulla struttura. Il bimbo era rimasto impigliato con il cappuccio del suo giubbotto ad un arbusto, morendo soffocato. A nulla erano valsi i tentativi di rianimarlo. Attualmente sono cinque le persone finite nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo. La procura di Arezzo ha disposto un ulteriore approfondimento. Spetterà appunto agli specialisti raccogliere, anche grazie all’ausilio di strumenti tecnologici sofisticati in dotazione ai reparti speciali investigativi, altri dettagli ed eventuali riscontri. Elementi che si aggiungeranno a quelli già raccolti dai carabinieri di Bibbiena e Arezzo, che da settimane stanno portando avanti le indagini.

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I rilievi si concentreranno ancora sull'area del cortile dell'asilo, in particolare attorno al boschetto didattico dove il bambino giocava al momento della tragedia. Si attendono ancora gli esiti ufficiali dell'autopsia. L'esame effettuato a Siena dal professor Mario Gabbrielli avrebbe escluso che Leo soffrisse di patologie che possono aver concorso nel decesso: godeva di ottima salute. La morte dunque sarebbe intervenuta per gli effetti tipici della mancanza di respiro, ma potrebbero aver influito anche un blocco circolatorio e lo choc neurologico. La relazione del consulente tecnico conterrà il risultato degli approfondimenti istologici. Importanti saranno anche le conclusioni sul tempo trascorso dall'evento traumatico al soccorso. Dovrebbe trattarsi di un lasso temporale breve, ma va capito se c’erano margini per intervenire prima e salvarlo.