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Musica

Domenico Modugno, i segreti di Volare: come nacque Nel blu dipinto di blu. La canzone rivoluzionaria, l'accusa di plagio, il processo, il sogno e il quadro di Marc Chagall

E' una delle canzoni più famose nel nostro Paese. Al Festival di Sanremo vinse nel 1958 e aprì la strada ad artisti come Gino Paoli e Luigi Tenco. Aiutò il Belpaese nella complessa rinascita

Giuseppe Silvestri

27 Novembre 2024, 19:40

Il quadro di Marc Chagall e Domenico Modugno

Il quadro di Marc Chagall e Domenico Modugno

A chi venne l'idea di scrivere Nel blu dipinto di blu? Come nacque il brano che ha fatto la storia della musica italiana, diventando uno dei pezzi del Belpaese più conosciuti al mondo? Più noto e amato come Volare, il brano vide la luce nel 1958, scritto da Domenico Modugno e Franco Migliacci. La genesi della canzone è descritta da diverse versioni e ovviamente non mancano gli aneddoti. Secondo Modugno, l'idea del ritornello "Volare, oh oh" gli venne mentre osservava il cielo azzurro con la moglie Franca Gandolfi dalla finestra della loro casa a Roma. Tuttavia, Migliacci sostiene che l'ispirazione derivasse da un quadro di Marc Chagall, Le coq rouge dans la nuit, che evocava immagini di volo e libertà.


Domenico Modugno, uno dei cantanti più amati della storia della musica italiana

In un'intervista, Migliacci ha poi rivelato che la canzone era stata scritta in un momento di grande tristezza, descrivendo il giorno in cui la concepì come il giorno più nero della sua vita e affermando che l'idea fosse emersa da un incubo. Fu presentata la prima volta al Festival di Sanremo proprio nel 1958. Vinse il primo premio e regalò a Modugno, che la presentò insieme a un giovanissimo Johnny Dorelli, fama internazionale. Volare fu considerata una vera e propria bandiera della rinascita culturale italiana nel Dopoguerra. Del resto era un pezzo rivoluzionario che prendeva totalmente le distanze con la musica di quei tempi. Melodia innovativa e testo poetico: una rottura con le tradizionale canzoni d'amore.

 

 

Nel blu dipinto di blu raggiunse rapidamente le classifiche internazionali, diventando una delle canzoni più riprodotte al mondo. Negli Stati Uniti, il brano si posizionò in vetta alle classifiche per oltre cinque settimane, contribuendo a consolidare l'immagine dell'Italia nel panorama musicale globale. Nel corso degli anni è stata interpretata da centinaia e centinaia di artisti e da centinaia di milioni di comuni cittadini. 

 

 

Ma quale è il significato della canzone? Il testo è ricco di immagini oniriche e simboliche. Rappresenta un viaggio verso la libertà e la felicità attraverso il volo, evocando gioia e nostalgia. Il blu non è altro che la rappresentazione metaforica della vita stessa, dell'amore e dei sogni. E come tutti i capolavori lascia ad ognuno il senso di interpretazione e di lettura. Come scritto sopra Volare aprì decisamente la strada ai nuovi autori, in particolare Gino Paoli e Luigi Tenco. Cantata ovunque, stadi compresi, resta un simbolo della creatività italiana e della capacità di innovare, andare oltre la consuetudine e il conformismo.
 
 
 
 
Il brano partecipò all'Eurovision Song Contest del 1958 che si tenne nei Paesi Bassi, per la precisione a Hilversum. Si classificò al terzo posto che venne considerato un grande risultato, ma soprattutto fu accolta n maniera decisamente calorosa dagli spettatori e dalla critica. Melodia e testo furono molto apprezzati e Nel blu dipinto di blu rappresentò un successo commerciale, è viene considerata una svolta nella musica italiana e non solo. Quell'edizione dell'Eurovision Song Contest fu vinta da Dors, mon amour del francese André Claveau, mentre la Svizzera si classificò al secondo posto con Lys Assia, La belle amour. Nel 1959 Volare conquistò due Grammy Awards. 
 
 
 
 
Nel blu dipinto di blu finì anche in tribunale. Il compositore Antonio De Marco sostenne di aver trovato somiglianze tra il suo brano "Il castello dei sogni" e la canzone di Modugno e Migliacci. I due furono accusati di plagio. Ma De Marco quel brano non l'aveva mai registrato alla Siae: sosteneva che gli era stata rubata una valigetta con il testo originale. Modugno lo querelò per diffamazione e vinse: De Marco fu condannato per le sue affermazioni.
 
 
 
 
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