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La protagonista

Milly Carlucci e la malattia della pelle: allergica al sole, ma regina dei riflettori (Sognando Ballando però è partito male)

Julie Mary Marini

15 Maggio 2025, 13:30

Milly Carlucci

Milly Carlucci da 20 anni conduttrice di Ballando

In un mondo televisivo dove tutto brucia in fretta — successi, scandali, format — Milly Carlucci è rimasta lì. Una roccia gentile. Sempre composta, sempre perfetta, con lo sguardo da regina che sa di dover comandare un regno fatto di lustrini, paillettes e sabbie mobili di share. Eppure, anche le regine hanno i loro giorni storti. Il nuovo spin-off Sognando... Ballando con le stelle, nato per festeggiare vent’anni di successi danzanti, avrebbe dovuto essere il trionfo di un programma cult. Una sorta di ballo reale per i sudditi più affezionati, con i cavalieri (i ballerini professionisti) pronti a conquistare il favore della corte e della regina Milly. Ma il pubblico non si è inchinato. Non abbastanza.


Passano gli anni, ma Milly Carlucci resta una delle donne più affascinanti della tv

Gli ascolti della prima serata sono stati tiepidi. Non un flop, certo, ma nemmeno il brindisi che ci si aspettava. Colpa forse di una formula un po’ autoreferenziale, o di un’eccessiva patina di commozione forzata, dove ogni passo di danza sembrava pesare come una confessione in lacrime. Quando perfino Lino Banfi, nel ricordare la moglie scomparsa, ha commosso più dello stesso valzer, qualcosa si è incrinato nella magia. La corte, insomma, non ha battuto le mani come in occasione del vero Ballando.

Ma chi è davvero Milly Carlucci, oltre i riflettori? Chi è quella donna che da decenni domina le serate Rai, che combatte battaglie silenziose con una grazia disarmante? È una guerriera della luce… nel senso letterale. Milly combatte ogni giorno contro una rara malattia, la protoporfiria eritropoietica, che la costringe a difendersi dal sole come un personaggio di un romanzo gotico: cappelli ampi, occhiali scuri, maniche lunghe anche d’estate. Eppure, davanti alla telecamera, brilla. Una regina di cristallo che nessuno direbbe fragile. Il suo segreto? Disciplina. Ogni mattina, come in un rituale zen, mezz’ora di esercizi, bici statica, attenzione quasi ascetica all’alimentazione. Niente glutine, niente lattosio. Solo rigore, eleganza e un sorriso che è più potente di mille trucchi.

Dietro la maschera di ghiaccio c’è anche una donna profondamente innamorata. Dal 1985 è sposata con Angelo Donati, imprenditore e, a suo dire, il suo primo critico. Un rapporto solido, equilibrato, dove lei è la luce della ribalta e lui il faro discreto che le indica la via nel backstage della vita. I figli, Angelica e Patrick, sono la sua più grande soddisfazione. Angelica, manager brillante, guida un’azienda immobiliare con piglio da ceo globale. Patrick, più appartato, si muove nel mondo dell’arte e del design come un’ombra creativa. E poi ci sono i pattini. Sì, perché prima della tv, Milly era una campionessa di pattinaggio artistico. La sua prima danza non fu davanti a un pubblico televisivo, ma sulle rotelle, con la grazia di una farfalla e la forza di una atleta. Una metafora perfetta della sua carriera: elegante, ma sempre in movimento, sempre in equilibrio.

Lo spin-off Ballando forse non è stato il sogno che voleva. Ma Milly non si ferma. Perché sa che il palcoscenico è fatto di luci e ombre. Sa che ogni regina ha il suo momento in cui il popolo si distrae, guarda altrove, sbadiglia. Ma poi, quando le luci si abbassano e parte la musica giusta, tutti tornano a guardarla. Perché Milly Carlucci non è solo una conduttrice. È un’idea. Un simbolo. Una donna che danza ancora, anche se fuori c’è il sole e il sole le fa male. E continuerà a danzare. Sognando o non sognando.

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