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Televisione

Lo Stato delle Cose: guerra, politica e misteri. Casini sull’Italia che cambia e il giallo di Garlasco tra nuovi messaggi e testimonianze

Julie Mary Marini

02 Giugno 2025, 09:19

Massimo Giletti

Massimo Giletti, giornalista e conduttore de Lo Stato delle cose

La puntata de Lo Stato delle Cose, in onda stasera lunedì 2 giugno alle 21.20 su Rai3, si preannuncia ricca di contenuti e confronti su temi di grande attualità. Al centro della serata, un’intervista a Pier Ferdinando Casini, che offrirà la sua analisi sugli scenari dei conflitti in Ucraina e a Gaza, sul ruolo di Giorgia Meloni in Europa e sulle dinamiche della politica interna italiana. Pier Ferdinando Casini, ex presidente della Camera e figura di spicco del centrismo italiano, sarà protagonista di un faccia a faccia in cui si discuterà delle tensioni geopolitiche che scuotono Europa e Mediterraneo. Particolare attenzione sarà rivolta al posizionamento dell’Italia nell’Unione Europea e all’influenza esercitata dal governo guidato da Giorgia Meloni. Il dibattito toccherà anche le riforme e le urgenze del sistema penitenziario, temi sui quali Casini ha più volte sollecitato interventi concreti.

A diciotto anni dall’omicidio di Chiara Poggi, il caso di Garlasco torna sotto i riflettori con l’apertura di una nuova inchiesta da parte della Procura di Pavia. La trasmissione ospiterà un confronto esclusivo tra gli avvocati di Alberto Stasi, Antonio De Rensis, e di Andrea Sempio, Massimo Lovati. Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio, si trova ora di fronte a una nuova fase investigativa che vede Sempio, amico del fratello di Chiara, come unico indagato in concorso con altri. Ma perché riaprire il caso? La decisione nasce dalla volontà di riesaminare elementi delle vecchie indagini alla luce di dubbi rimasti irrisolti e di nuove tecniche scientifiche. Tra i punti chiave, l’analisi di impronte digitali e tracce biologiche mai approfondite in passato, come l’impronta numero 33 attribuita a Sempio e la cosiddetta impronta digitale numero 10, che potrebbe rivelare la presenza di tracce ematiche riconducibili all’assassino. La lista delle persone coinvolte nei prelievi di dna si è allargata, includendo non solo amici e parenti di Chiara, ma anche figure legate a piste alternative, come quella che conduce al Santuario della Bozzola, teatro di presunti ricatti e festini a luci rosse.


La puntata vedrà la partecipazione di altri protagonisti e testimoni chiave: Francesco Marchetto, ex maresciallo dei carabinieri di Garlasco; Umberto Brindani, direttore di Gente; Ilenia Petracalvina, giornalista inviata; Flaminia Bolzan, psicologa e criminologa; Francesco Chiesa Soprani, amico di Paola Cappa, una delle gemelle cugine di Chiara. Proprio Chiesa Soprani porterà in studio nuovi messaggi ricevuti da Paola Cappa, che gettano luce sui rapporti tra le cugine e sugli aspetti meno noti della loro frequentazione, compresa la genesi del famoso fotomontaggio che le ritrae insieme sorridenti. Tra le domande che animeranno il dibattito: ci sono stati depistaggi o coperture? Chi potrebbe essere coinvolto oltre agli indagati noti? Quali segreti avrebbe potuto conoscere Chiara Poggi? E che ruolo hanno avuto le piste alternative, come quella del Santuario della Bozzola, già al centro di un’inchiesta per ricatti a sfondo sessuale? Il momento cruciale dell’inchiesta è fissato per il 17 giugno, quando si terrà l’incidente probatorio sui reperti mai analizzati o oggi riconsiderati con tecnologie più avanzate. Questo passaggio potrebbe finalmente chiarire alcuni dei punti oscuri che ancora avvolgono il delitto di Garlasco, mentre la platea televisiva segue con interesse i nuovi sviluppi e le testimonianze inedite.

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