L'attrice
Lea Massari, icona del cinema italiano. E non solo
Lea Massari è stata una delle attrici italiane più affascinanti e insieme più enigmatiche del Novecento. Dietro lo sguardo magnetico che incantava la macchina da presa, si nascondeva una donna schiva, sensibile, profondamente segnata dalla vita. E la sua vita sentimentale — come tutto il resto — ha sempre mantenuto il passo della discrezione, dell’eleganza silenziosa, della coerenza affettiva. Nessun clamore, pochi nomi, nessun pettegolezzo. Eppure, anche in questa riservatezza, si racconta molto. Pochi sanno, ad esempio, che il nome d’arte Lea Massari è un omaggio a un amore perduto. Si chiamava Leo il fidanzato della giovane Anna Maria Massetani — questo il vero nome dell’attrice — e sarebbe dovuto diventare suo marito. Ma morì tragicamente poco prima delle nozze, lasciando un vuoto che la giovane Lea portò con sé per sempre. Aveva poco più di vent’anni e da quel momento la sua vita prese una direzione diversa. Cambiò nome — Leo divenne Lea, il suo nome d’arte — e si immerse in una carriera che la portò sui set di Antonioni, Rosi, Losey e Costa-Gavras, accanto ai grandi del cinema europeo. Ma quel primo, grande amore segnò il passo di tutto ciò che venne dopo. "Tornare alla vita è stato davvero difficile", ha raccontato anni dopo.
Lo splendido sorriso di Lea Massari
Nonostante la bellezza fuori dal comune e il successo crescente, Lea Massari non fu mai una diva nel senso classico del termine. Non fece mai parlare di sé per flirt sul set, per relazioni con attori famosi, per amori tormentati sotto i riflettori. Anzi, fu lei stessa a dirlo, senza ambiguità: "Non ho mai avuto relazioni amorose sui set". Eppure frequentò per lavoro uomini come Alain Delon, Jean-Paul Belmondo, Michel Piccoli, Gian Maria Volonté, giusto per fare qualche nome. Ma la stima professionale non sconfinò mai nella sfera privata. Di Volonté, in particolare, parlava con ammirazione, definendolo l'attore che aveva più stimato in tutta la sua carriera.
Una foto più recente con uno dei suoi amatissimi cani
Nel 1963, Lea sposò Carlo Bianchini, ex comandante pilota dell’Alitalia. Fu un’unione lunga e apparentemente solida, durata oltre quarant’anni. Non ebbero figli, ma condivisero molto: viaggi, un'esistenza divisa tra cinema e momenti di quiete, e infine una lunga stagione trascorsa in Sardegna, dove Lea si ritirò dal mondo del cinema nel 1990. Non era più interessata alla carriera né alla visibilità, voleva pace, natura, silenzio. Dopo il divorzio da Bianchini, nel 2004, tornò a vivere a Roma. Da quel momento in poi, nessun altro legame sentimentale divenne noto. Se ci fu, rimase un affetto discreto, invisibile agli occhi del pubblico, come quasi tutto nella sua vita privata.
Lea Massari sul set con Walter Chiari
Negli ultimi anni, il grande amore di Lea Massari sono stati gli animali. Aveva iniziato da ragazza ad accompagnare il padre a caccia, ma un giorno, durante un viaggio in Jugoslavia, sparò a una lepre. Si avvicinò all’animale ferito e, nel momento in cui vide gli occhi pieni di terrore, sentì un dolore che la cambiò per sempre. Da allora, smise per sempre di cacciare e abbracciò un profondo rispetto per la vita animale, tanto da dedicare gran parte del suo tempo e delle sue energie a proteggerla.
Lea Massari è morta il 23 giugno 2025, a Roma, a 92 anni. Se n’è andata come ha vissuto: in silenzio, con pudore. Non ha lasciato scandali, né memorie clamorose. Ma nei pochi amori che ha vissuto — e nell’unico matrimonio che ha scelto — si riflette tutto il suo modo di essere: intenso, dignitoso, fuori dal tempo. Un cuore grande e silenzioso, che ha sempre preferito l’autenticità alla scena, la profondità al rumore.
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