L'evento
Paolo Benvegù è scomparso il 31 dicembre 2024
Un doppio appuntamento all’insegna della musica, della memoria e dell’amicizia. L’Orchestra Multietnica di Arezzo, diretta da Enrico Fink, sarà protagonista di due serate speciali insieme a Dario Brunori e ai Benvegnù, in un concerto dal titolo “Culture contro la paura – omaggio a Paolo Benvegnù”. Gli spettacoli si terranno martedì 4 novembre al Teatro Verdi di Monte San Savino (ore 21.15) e mercoledì 5 al Teatro Comunale Mario Spina di Castiglion Fiorentino (ore 21). A poco meno di un anno dalla scomparsa di Paolo Benvegnù, la sua voce e la sua poetica tornano a vivere grazie all’energia collettiva dell’Orchestra Multietnica di Arezzo e all’intreccio con due artisti che con lui hanno condiviso palchi e visioni. L’evento è concepito come un omaggio al territorio e alla comunità musicale che Benvegnù ha ispirato, unendo Monte San Savino e Castiglion Fiorentino in un abbraccio sonoro.
Il concerto ripercorrerà le tappe più significative della carriera del cantautore, dai brani di “Piccoli fragilissimi film” alle composizioni più recenti, rivisitate attraverso la tessitura multietnica e corale dell’Oma. Accanto a queste pagine, alcuni tra i brani più amati di Dario Brunori, rivestiti di arrangiamenti inediti che ne rivelano sfumature nuove. Un dialogo di suoni e parole per restituire alla musica la sua funzione originaria: creare ponti, generare stupore, custodire la memoria. “Questa collaborazione rappresenta per noi dell’Oma un momento prezioso e necessario” – sottolinea Enrico Fink – “Ritrovare le parole e le visioni di Paolo insieme a compagni di viaggio come Brunori e i Benvegnù significa rimettere al centro la forza della musica d’autore e l’idea che diversità e incontro restino valori fondanti del nostro lavoro”.
Luca Roccia Baldini, presidente dell’OMA e componente dei Benvegnù, aggiunge: “Con Paolo c’era un rapporto profondo, fatto di rispetto e di condivisione. Ritrovarsi oggi con l’Orchestra e con Dario è un gesto di continuità e memoria, ma anche un’occasione per celebrare la bellezza di un’amicizia autentica”. Anche Dario Brunori racconta il valore affettivo del progetto: “Sono felice di poter reinterpretare alcune canzoni di Paolo. Ci manca tanto, ma la sua voce resta viva nelle sue parole. Le sue canzoni devono continuare a risuonare, perché oggi più che mai sono necessarie”. Biglietti: per il Teatro Verdi da 20 a 25 euro; per il Teatro Mario Spina da 15 a 25 euro. Prevendite ad Arezzo alle Officine della Cultura e online su Ticketone.
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