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Televisione

Farwest in autostrada, undici euro per un panino. Le soste in Autogrill a caro prezzo: l'inchiesta e le anticipazioni

Julie Mary Marini

21 Novembre 2025, 18:32

Farwest in autostrada, undici euro per un panino. Le soste in Autogrill a caro prezzo: l'inchiesta e le anticipazioni

Nelle stazioni di servizio panini venduti a caro prezzo

Nelle aree di servizio ci passiamo tutti, spesso distratti, a volte rassegnati. Una pausa veloce, un panino al volo, un caffè che non sa mai davvero di pausa ma di ripartenza. Eppure proprio lì, dietro quei banchi illuminati a neon, si muove un piccolo ecosistema economico che raramente finisce sotto i riflettori. Accade invece con la nuova puntata di Farwest, in onda stasera, venerdì 21 novembre alle 21.25 su Rai 3, in cui Salvo Sottile e la sua squadra dedicano la seconda parte dell’inchiesta alle aree di servizio autostradali e, in particolare, ai loro prodotti più iconici: i panini.

Il racconto parte da ciò che conosciamo tutti, o crediamo di conoscere. Il panino confezionato, venduto a prezzi che negli ultimi mesi hanno scatenato irritazione e ironia sui social, diventa l’oggetto rivelatore di una filiera quasi invisibile. Le telecamere del programma mostrano documenti interni, raccolgono testimonianze e ricostruiscono un sistema in cui la produzione di questi alimenti – che per l’automobilista molte volte rappresentano un semplice acquisto d’impulso – è spesso affidata in subappalto a realtà che con la ristorazione hanno poco a che fare. Nel caso analizzato, a realizzare panini che poi finiscono sugli scaffali dell’Autogrill sarebbe stata una cooperativa di pulizie, con lavoratori inquadrati tramite un contratto multiservizi ritenuto inappropriato per chi manipola alimenti. Secondo l’inchiesta, a quei dipendenti sarebbe stato riconosciuto un compenso inferiore ai quattro euro lordi l’ora. La distanza tra il costo industriale del prodotto e il prezzo finale crea uno di quei cortocircuiti che colpiscono l’opinione pubblica più del solito. L’esempio riportato da Farwest – un panino pagato poco più di un euro e mezzo dal committente e rivenduto a un prezzo che può moltiplicarsi fino a cinque volte – diventa lo specchio di una struttura contrattuale in cui il risparmio a monte genera margini enormi a valle. E non è un caso che queste rivelazioni arrivino in un momento in cui la protesta per i prezzi delle aree di servizio sta esplodendo.

Salvo Sottile conduttore del programma Farwest

Il Corriere di Arezzo, nei mesi scorsi ha documentato il caso di una semplice focaccia prosciutto e mozzarella venduta a 10,90 euro. Un servizio (clicca qui) che racconta di consumatori sconcertati e ormai sempre più attenti ai dettagli. Un’indagine di Altroconsumo, citata dallo stesso quotidiano, rileva che cibo e bevande in autostrada possono costare in media il 57% in più rispetto ai bar cittadini, con alcuni prodotti – come i gelati confezionati o perfino l’acqua – che raggiungono sovrapprezzi difficilmente giustificabili. In un mercato dove l’automobilista non ha alternative, perché uscire dall’autostrada significa perdere tempo e denaro, il prezzo non è più una scelta ma una condizione imposta. È proprio lì che si annida lo squilibrio: un consumatore prigioniero del contesto, un produttore schiacciato da contratti al ribasso e un intermediario che può massimizzare i profitti senza dover temere una reale concorrenza. Il risultato è un affresco che riguarda tutti, perché tutti, prima o poi, ci ritroviamo in quell’autogrill dove il prezzo della focaccia ci sembra alto ma inevitabile. L’inchiesta invita a chiedersi se sia davvero inevitabile, e quali storie si nascondano dietro ciò che consideriamo normale solo perché lo vediamo ogni volta che viaggiamo. Ed è proprio in questa normalità apparente che Farwest prova a scavare: tra documenti, testimonianze e un modo di raccontare l’Italia che preferisce non fermarsi alla superficie.

David Rossi, il manager Mps morto in circostanze mai chiarite

La combinazione tra margini elevatissimi per le società autostradali e condizioni di lavoro ridotte al minimo per chi quei panini li produce diventa il nucleo emotivo dell’inchiesta di Farwest. Il programma, che da inizio stagione sta sperimentando una forma di giornalismo d’indagine particolarmente diretto, affianca a questo filone un altro dossier di grande delicatezza: il caso di David Rossi, l’ex capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, morto il 6 marzo 2013 in circostanze mai chiarite. La trasmissione anticipa di avere raccolto una testimonianza inedita, secondo cui Rossi avrebbe incontrato un noto politico poco prima di morire, e lo stesso testimone avrebbe riconosciuto l’uomo delle immagini provenienti dal vicolo, dove quella notte si consumò il dramma.  La puntata si completa poi con gli aggiornamenti sul caso Garlasco, affronta il tema del condono edilizio in Campania e si spinge fino al Lago Maggiore per un viaggio nel mondo degli avvistamenti Ufo, un territorio dove realtà, testimonianze e suggestioni si intrecciano spesso fino a rendere labile il confine tra cronaca e immaginario collettivo.

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