Musica
Jovanotti al concerto del Mix Fesrtival
Era il 4 agosto 2013, più di dodici anni fa, quando Cortona (e non solo) impazzì per Jovanotti. Una follia gioiosa che esplose in una piazza Signorelli gremita per il concerto che chiudeva il Cortona Mix Festival: un evento che Lorenzo, di fatto, regalò al suo pubblico con biglietti simbolici da due euro. Una serata destinata a entrare nella storia del cantautore, ma soprattutto in quella della città, che forse per la prima volta colse davvero la grandezza di un artista capace di farsi strada nel mondo della musica a colpi di creatività e successi. “Siamo belli in piazza Signorelli!”, urlò Jovanotti all’inizio dello show, prima di aprire il concerto con Estate, allora il suo ultimo successo. “È stato uno show stupendo, decisamente il più grande spettacolo che la cittadina etrusca abbia mai visto – scrisse Lilly Magi sul nostro Corriere – e molti più dei duemila presenti in piazza Signorelli porteranno per sempre nel cuore questo magico 4 agosto”.

Jovanotti prima dello storico concerto
Quella sera, sul palco, accanto alla musica di Lorenzo, risuonarono anche le parole di Roberto Saviano, che contribuirono a rendere l’evento ancora più intenso. “Sono sempre in giro per lavoro – aveva spiegato Jovanotti nella conferenza stampa – ma quando torno e scendo questi vicoli ho sempre un tremito al cuore: da qui deduco che questo è il mio posto e mi sento onorato di fare parte della sua storia”. Il Cortona Mix Festival fu un successo. E col senno di poi possiamo dirlo senza esitazioni: fu un errore non dargli continuità, non permettergli di diventare uno dei maggiori appuntamenti della Toscana del sud. Era un festival che sapeva unire musica, incontri e contaminazioni e che in quella sera d’agosto raggiunse la sua forma più luminosa. I cortonesi ancora lo ricordano come un momento in cui la città si sentì al centro di qualcosa di più grande, capace di attirare attenzione e affetto ben oltre i confini della provincia.
Chi invece non ha mai smesso di crescere, sperimentare, evolversi – accompagnato da un pubblico sempre più maturo e numeroso – è stato proprio Lorenzo. Da allora a oggi ha continuato a collezionare successi, ma non soltanto sul piano musicale. Nel tempo è diventato molto più di un idolo pop: è un cantautore maturo, impegnato, con una voce artistica che esplora temi universali come la spiritualità, il viaggio, l’impegno civile. La sua musica si è arricchita di influenze world, funk ed elettroniche, senza mai tradire quella solarità che lo rende unico. La sua poetica è divenuta più intensa e riflessiva: non solo festa e adrenalina, ma meditazione, dialogo col mondo e con se stesso. Negli anni Lorenzo si è trasformato in un punto di riferimento culturale, uno che sa prendere posizione senza alzare muri, che parla agli adolescenti e agli adulti con la stessa naturalezza. Ogni suo tour diventa un’esperienza collettiva: un miscuglio di colori, sorrisi, racconti di viaggio e piccole epifanie quotidiane che riescono a trasformare una notte d’estate in un ricordo da portare addosso per anni. Molti fan raccontano che ciò che li colpisce non è solo la musica, ma quella sua capacità rara di far sentire ogni persona parte di una comunità temporanea ma intensissima. La sua maturità si riconosce anche nella volontà di essere un uomo generoso, capace di costruire ponti. Non è un caso che milioni di persone lo seguano sui social e che ogni anno i suoi concerti si trasformino in veri happening di una comunità che, di fatto, è diventata il suo popolo.

Cortona fu letteralmente invasa
Dietro l’artista c’è un uomo con idee, storie, gioie e tristezze. Personalità e valori che esprime sempre senza dimenticare Cortona: il suo rifugio, il centro del suo mondo privato. È lì che ama tornare, vendemmiare con le persone a cui vuole bene, muoversi tra gli animali che popolano la sua tenuta, condividere tutto sui social raccogliendo migliaia di visualizzazioni. E quando racconta la vita cortonese, non lo fa come chi rievoca un ricordo, ma come chi si sente parte di una comunità viva, concreta, che lo riconosce e lo accoglie senza clamore. Il legame con Cortona non ha nulla di nostalgico: non è un semplice ritorno alle origini, ma una scelta di vita reale, attiva, intensa. Perché chi è abituato a girare il mondo, a portare in scena spettacoli con decine di migliaia di spettatori, a collaborare con artisti di livello internazionale, ha pur sempre bisogno di un luogo dove fermarsi e ritrovare se stesso. E come disse Lorenzo prima di quella serata da favola, Cortona “è il mio posto e mi sento onorato di far parte di questa storia”.
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