Il personaggio
Lucia Forte, amministratore delegato della Oropan spa
Nel cuore della Murgia pugliese, Altamura non è soltanto una città di storia e pietra, ma anche un luogo in cui il pane ha assunto il valore di identità collettiva. Qui nasce e cresce la storia della famiglia Forte e della loro azienda, Oropan spa, che ha trasformato un forno medievale in una realtà industriale capace di parlare ai mercati internazionali senza mai tradire le proprie radici. Il Pane di Altamura dop, riconosciuto in tutta Europa come prodotto a denominazione di origine protetta, è molto più che un alimento: è simbolo di tradizione, cultura e appartenenza. È attorno a questo patrimonio che Lucia Forte e i suoi fratelli hanno costruito un’impresa che oggi rappresenta un modello di imprenditoria familiare capace di coniugare innovazione e memoria.
Laura Forte con il padre Vito
Il percorso inizia con Vito Forte, padre fondatore e attuale presidente di Oropan, che a soli tredici anni muoveva i primi passi come garzone in uno dei forni più antichi della città. La sua era una vocazione naturale: a diciannove anni riuscì a rilevare quel forno, trasformando il sogno di un ragazzo intraprendente in un’attività solida. Con il sostegno della moglie Ninetta, iniziò a produrre 50 chili di pane al giorno, destinati prima ai quartieri di Altamura e poi ben oltre i confini regionali. La crescita fu rapida e negli anni Oropan si è ampliata, evoluta, consolidata, tanto che oggi quel luogo originario è diventato il Museo del Pane, testimonianza vivente della memoria familiare e cittadina.
Oropan si è sviluppata seguendo una visione imprenditoriale chiara: coltivare la tradizione, valorizzare la terra, le persone e contemporaneamente guardare al futuro. Il ruolo oggi passa nelle mani di Lucia, Francesco e Daniele Forte, che hanno fatto propria la passione del padre, ma l’hanno accompagnata con innovazioni, con metodi più efficienti, con strategie per l’espansione sul territorio italiano ed estero. Lucia Forte diventa così l’emblema di un’impresa consapevole: nata ad Altamura nel 1967, cresciuta con il profumo del pane fin dall’infanzia, ha saputo trasformare quel legame esclusivo con la materia prima in guida operativa per far conoscere il Pane di Altamura lontano, rafforzando il valore storico, culturale e identitario del prodotto. E' lei l'amministratore delegato dell'azienda.
Lucia Forte, ad di Oropan spa; il padre Vito, presidente e fondatore; il fratello Francesco vicepresidente e direttore vendite; l'altro fratello Daniele, consigliere e direttore delle manutenzioni
Il Pane di Altamura non è un pane qualsiasi. La sua unicità risiede nelle materie prime, nella lavorazione e nella storia che porta con sé. La semola rimacinata di grano duro proveniente dall’Alta Murgia, il lievito madre tramandato generazione dopo generazione, l’acqua del territorio e il sale marino costituiscono gli ingredienti di una ricetta precisa, codificata da un disciplinare che tutela ogni fase del processo. La crosta spessa, la mollica gialla e profumata, la forma tradizionale riconoscibile sono elementi che non si possono improvvisare, e che richiedono esperienza e dedizione. Quando il Pane di Altamura ottenne la certificazione dop nel 2003, non fu solo un riconoscimento legislativo: fu anche la conferma che un prodotto così intimamente legato al territorio poteva essere valorizzato e protetto, anche nelle sfide moderne.
L'azienda esporta in ben 25 Paesi di tutto il mondo
A questo punto si innesta la dimensione economica, che dimostra come Oropan non sia solo patrimonio culturale ma un’impresa sana, dinamica, che produce risultati concreti. Il fatturato di Oropan Spa è di 47 milioni di euro. L’utile netto nel 2023 si è attestato a 7,97 milioni di euro, in crescita rispetto agli esercizi precedenti. Ogni giorno vengono diffusi 600 quintali di pane che vengono esportati in 25 Paesi di tutto il mondo. I dipendenti sono quasi 180. Cinque le linee di produzione con 37 mila metri quadrati di superficie, distribuzione su 2.400 punti vendita. Ovviamente diversi i prodotti, dal pane alle friselle, dai taralli ai filoni e alle ciabatte, fino alla linea dei surgelati.
La Oropan spa fattura 47 milioni di euro l'anno
Nel 2024 Oropan ha ottenuto riconoscimenti che confermano che l'azienda cresce guardando lontano. Ha ricevuto il Best Value Award nelle categorie “Leone” e “Rinoceronte”, riconoscimenti assegnati ad imprese che si distinguono non solo per il valore economico generato ma anche per una governance aziendale solida e sostenibile.
Lucia Forte coniuga l'impegno di manager a quello di mamma
Questi dati danno corpo alla visione di Lucia Forte e della famiglia Forte: non è semplice ricordo di autenticità, ma capacità di misurarsi, nel mercato globale, con cifre e obiettivi che rendono l’azienda competitiva. Allo stesso tempo indicano le sfide: mantenere la qualità delle materie prime, sostenere i costi del personale, ampliare l’export assicurando che ogni prodotto che varca i confini rispetti le caratteristiche tradizionali che fanno del Pane di Altamura un prodotto riconoscibile e amato. In prospettiva, Oropan sembra muoversi su più fronti: da un lato consolidamento sul mercato interno, con una forte presenza in Puglia ma anche in altre regioni italiane, dall’altro il rafforzamento nei mercati esteri. Il riconoscimento internazionale, la governance aziendale, la capacità di innovare nei processi produttivi e logistici, la sostenibilità, tutti elementi che rendono possibile non solo esportare il pane, ma esportare un pezzo di cultura. Se il Pane di Altamura fosse riconosciuto anche come Patrimonio Immateriale dell’Unesco, come auspicato dal Consorzio di Tutela, Oropan sarebbe già in una posizione privilegiata per interpretare quel riconoscimento non come un titolo, ma come un impegno concreto a valorizzare ogni pagnotta come messaggera di storia.
In prima linea nella lotta contro i tumori
Lucia Forte non è soltanto una imprenditrice di valore alla guida di una importante azienda. Mantiene un equilibrio importante anche con il ruolo di donna e madre. Cura sempre con grande attenzione i dettagli e cerca puntualmente di coniugare l'innovazione con la tradizione per fornire prodotti di alta qualità. Crede molto nella sostenibilità e della valorizzazione della terra, certa della possibile convivenza tra la responsabilità ambientale e quella sociale. "Cosa rende davvero solida un’azienda nei momenti di difficoltà? - scrive Lucia Forte nel suo profilo Instagram (clicca qui) - Spesso pensiamo siano i grandi piani strategici, le tecnologie, le previsioni. Ma la verità è più semplice e più potente: è la forza del gruppo. Perché non è l’altezza della vetta che fa la differenza, ma la forza della squadra che ti ci porta". Importante anche l'impegno nella solidarietà, in particolare nella lotta ai tumori. Recentemente l'azienda ha sostenuto una nuova borsa di studio per un progetto di ricerca oncologica dedicato ai tumori che colpiscono le donne. "La ricerca è un investimento sul futuro", ribadisce Forte.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy