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Economia

Black Friday, conto alla rovescia: chi ha inventato i super sconti di novembre. L'Italia verso un giro d'affari da 4 miliardi

Ecco come una giornata difficile è diventata quella degli acquisti sfrenati

Julie Mary Marini

19 Novembre 2025, 06:01

Black Friday, conto alla rovescia: chi ha inventato i super sconti di novembre. L'Italia verso un giro d'affari da 4 miliardi

Black Friday, ci siamo: conto alla rovescia

Black Friday, ci siamo. Ogni anno a fine di novembre, il mondo entra in una sorta di frenesia collettiva che coinvolge negozi, piattaforme digitali e milioni di consumatori. È il Black Friday, una giornata (ma anche periodi più lunghi) che per molti segna l’inizio non ufficiale delle feste e per altri rappresenta un termometro dello stato dell’economia globale. Ma questa ricorrenza, così radicata nell’immaginario contemporaneo, ha origini che nulla avevano a che fare con gli sconti o con lo shopping compulsivo. L’espressione Black Friday nasce negli Stati Uniti, e in particolare a Philadelphia, negli anni Cinquanta. Non nasce nei centri commerciali, né nelle strategie dei grandi retailer, ma sulle strade congestionate della città. Ogni anno, il giorno dopo il Giorno del ringraziamento, Philadelphia veniva invasa da migliaia di persone dirette alla tradizionale partita di football tra la Marina e l’Esercito. Il traffico diventava ingestibile, le vie del centro si riempivano all’inverosimile e la polizia era costretta a turni massacranti. Gli agenti, stremati e frustrati, cominciarono a definire quella giornata venerdì nero, un modo immediato per descrivere il caos totale che dovevano affrontare.

La spesa media prevista si aggira intorno ai 246 euro 

Nel decennio successivo, negli anni Sessanta, il termine si consolidò nell’uso comune della città. I negozianti non lo amavano particolarmente, perché evocava un’idea negativa proprio nel giorno in cui speravano di attirare clienti. Ma era difficile liberarsi di un’espressione ormai entrata nel linguaggio popolare e ripresa dai giornali. Fu allora che, nel tentativo di ribaltarne il senso, alcuni commercianti provarono a reinterpretare il nero come un riferimento contabile: sostennero che quel giorno gli incassi permettevano ai negozi di passare in nero, cioè dall’essere in perdita (in rosso) a registrare utili. È una spiegazione che non corrisponde all’origine effettiva del termine, ma che ha finito per diventare parte del racconto moderno del Black Friday.

Il passaggio dal caos urbano alla festa degli sconti avvenne progressivamente, ma fu negli anni Ottanta che il Black Friday acquisì il significato attuale. I grandi retailer statunitensi cominciarono ad anticipare le aperture, a proporre ribassi eccezionali e a costruire un vero e proprio evento commerciale. Il giorno dopo il Thanksgiving, che già per tradizione segnava l’inizio della stagione degli acquisti natalizi, divenne così una sorta di capodanno del consumo. Da quel momento il Black Friday non avrebbe più smesso di crescere. Il suo posto nel calendario, invece, è chiaro e immutato: cade sempre il venerdì successivo al Giorno del Ringraziamento, dunque tra il 23 e il 29 novembre

Il Black Friday è il venerdì successivo al Giorno del Ringraziamento 


Il salto da fenomeno americano a rito globale è avvenuto in tempi relativamente recenti, a partire dagli anni Duemila. L’avvento dell’e-commerce e l’espansione internazionale di piattaforme come Amazon trasformarono il Black Friday in un appuntamento condiviso da consumatori di tutto il mondo. Basta pensare che oggi viene celebrato in paesi che non hanno alcun legame culturale con il Giorno del Ringraziamento. In Italia il fenomeno cominciò a radicarsi stabilmente dopo la metà degli anni 2010, prima online e poi anche nei negozi fisici, con catene di elettronica, moda e retail che decisero di cavalcare un’onda impossibile da ignorare. Col tempo, il Black Friday è diventato molto più di un singolo giorno. Le aziende lo preparano con settimane di anticipo, le campagne pubblicitarie invadono i media e gli sconti si estendono ben oltre le 24 ore originali. Lunedì successivo è arrivato perfino un suo fratello, il Cyber Monday, nato nel 2005 per spingere lo shopping online e oggi parte integrante del lungo weekend commerciale che segue il Giorno del Ringraziamento. Eppure, dietro la potenza economica del Black Friday – capace ogni anno di generare picchi di vendite paragonabili a un intero mese per molti retailer – resta un’origine sorprendentemente modesta e quasi accidentale. Quel nome così evocativo, che oggi fa pensare a sconti lampo e carrelli digitali pieni, nacque dal disagio di una città e dalle fatiche dei suoi poliziotti.

Quest'anno l’interesse degli italiani per il Black Friday resta molto alto: secondo PwC, l’84% dei consumatori italiani ha dichiarato di prevedere di fare acquisti nel periodo promozionale. La spesa media prevista è di 246 euro, in aumento rispetto ai 229 euro stimati per il 2024. Altri dati confermano una simile tendenza di budget: secondo Scalapay l’86% degli italiani ha dichiarato di avere circa 220 euro disponibili per il Black Friday 2025Per quanto riguarda il giro d’affari complessivo, un’indagine di BusinessOnline indica che ci si attende, per il 2025, un valore della Black Week (il periodo promozionale più ampio) “analogo o in leggera crescita” rispetto al 2024, che aveva raggiunto circa 3,8 miliardi di euro. Anche Confesercenti, in una stima, conferma per il 2025 un giro d’affari di almeno 3,8 miliardi nel periodo del Black Friday, con un aumento dell’8,6% rispetto all’anno precedente. Nel 2024, il fatturato totale negli Stati Uniti per il Black Friday è stato di circa 20 miliardi di dollari, sommando vendite online (10,8 mld) e in negozio (circa 9,2 mld). A livello globale per il Black Friday 2024 le vendite sono arrivate a 74,4 miliardi di dollari. Le previsioni per il 2025 sono ancora più ambiziose: si stimano 80-82 miliardi di dollari di vendite online globali per il Black Friday.

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