Sicurezza
L'arma usata dal tunisino
Aveva colpito con una coltellata alla testa un vigilante del supermercato Conad di via Guido Monaco, ad Arezzo. E' stato individuato dalla polizia ed ora è nel carcere di Poggioreale a disposizione dell'autorità giudiziaria. L'episodio era avvenuto il 14 febbraio. Il cittadino extracomunitario si era recato nell'esercizio commerciale per rubare generi alimentari. Era stato scoperto dall'addetto alla sicurezza, che presso le casse self l'aveva invitato a tirare fuori quanto nascosto e procedere al pagamento. L'uomo aveva gettato la refurtiva, spintonato il vigilante e si era allontanato minacciandolo e dicendogli che presto gliel'avrebbe fatta pagare.
La voglia di vendetta l'aveva spinto fino ad una rivendita di armi da taglio del centro cittadino per acquistare un lungo e affilato coltello da caccia. Subito dopo si era recato nuovamente al supermercato dove aveva aggredito l'impiegato alle spalle, cercando di colpirlo al capo. Solo la prontezza di riflessi aveva consentito al vigilante di schivare parzialmente il colpo. Era stato comunque necessario il trasporto in ospedale per il profondo taglio sul lato destro della testa, refertato con 10 giorni di prognosi. L'extracomunitario era fuggito via.
Dopo il primo intervento degli uomini delle volanti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Arezzo, sono iniziate le indagini da parte degli uomini della squadra mobile. Le immagini dei sistemi di video sorveglianza e diverse testimonianze, hanno permesso di riconoscere e identificare l'extracomunitario di origini tunisine, irregolare sul territorio nazionale, senza fissa dimora e giunto ad Arezzo da alcune settimane, peraltro già noto agli uffici investigativi. L'uomo, inoltre, è stato riconosciuto in sede di individuazione fotografica sia dall’addetto alla sicurezza aggredito all’interno del supermercato, che dal titolare della rivendita di coltelli dove aveva acquistato l’arma.
La consultazione delle banche dati delle forze di polizia, l'attività tecnica delegata d’urgenza dalla Procura della Repubblica di Arezzo, hanno consentito agli investigatori della Mobile di localizzare l'uomo che aveva lasciato Arezzo per rendersi irreperibile e raggiungere Napoli dopo vari spostamenti. Qui gli agenti, coordinati dal dirigente, lo hanno intercettato alla stazione di Napoli Centrale, fermato e identificato. E' stato accompagnato negli uffici della Mobile di Napoli per essere sottoposto a rilievi foto-dattiloscopici per la sua completa e certa identificazione. Contattato il pm di turno della Procura della Repubblica di Napoli, l’uomo è stato sottoposto a fermo d’indiziato di delitto da parte della polizia giudiziaria, vista la gravità dei fatti contestati, la pericolosità, nonché il concreto e fondato pericolo di fuga. Dovrà rispondere di tentata rapina impropria, minacce aggravate e tentato omicidio. E' stato tradotto nella Casa circondariale di Napoli Poggioreale e nel frattempo su richiesta della Procura della Repubblica di Arezzo, è stata disposta dal gip la misura della custodia cautelare in carcere, che gli è stata notificata.
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