LA STORIA
La guerra in Ucraina
Ci sono famiglie disponibili per Anna, la bambina ucraina che è rimasta, all’ultimo momento, senza una famiglia che la ospitasse. E ci sono buone possibilità che la piccola raggiunga Arezzo la prossima settimana, perché una famiglia c’è. L’ultimo ok è della Questura.
Dopo l’appello che l’associazione Puer OdV ha fatto, alcune famiglie si sono palesate per chiedere informazioni sulla piccola che martedì parte da Kiev, o per meglio dire dovrebbe partire da Kiev, per raggiungere Arezzo. C'era un grandissimo però tra la bambina e la nostra città. All’ultimo momento, la famiglia che avrebbe dovuto ospitarla, ha avuto dei problemi di salute e si è dovuta tirare indietro. In quel momento, l’associazione Puer OdV si è subito attivata per trovare una soluzione, anche perché sarebbe l’unica a non avere ospitalità e quindi a non partire. La piccola ha circa nove anni e quasi certamente arriverà ad Arezzo giovedì prossimo 31 luglio. Lei, come altri bambini, raggiungeranno la nostra città in pullman. Circa due giorni di viaggio. La scelta del mezzo – il pullman e non l’aereo è delle famiglie d'origine – perché così quando tornano a casa, potranno riportare, insieme a nuovi e positivi ricordi, ciò che le famiglie italiane hanno donato ai bambini in questo mese tra vestiario e altro. Il ritorno a Kiev è previsto il 7 settembre dopo il mese trascorso da noi.
L’affido, chiamiamolo così, di questi bambini, è un’esperienza che l’associazione Puer OdV, con famiglie in tutta Italia, fa ormai da oltre 30 anni. In collegamento con i paesi che sono in guerra o che hanno subìto catastrofi, vedi per esempio il disastro di Chernobyl, o di Fukushima, e tramite le tante famiglie italiane, offre ai bambini che abbiano almeno un genitore in vita – servono i permessi – la possibilità di trascorrere un periodo lontano dai problemi di casa loro e la possibilità, anche solo per poco tempo, di una vita di nuovo normale. I progetti vengono organizzati, di solito, in due periodi dell'anno: Natale ed in estate. Per esempio, lo scorso anno durante il Natale, Arezzo ha ospitato 16 bimbi ucraini. Le famiglie che vengono selezionate per ospitare i bambini, hanno, ovviamente, un’attenzione particolare. L’associazione accetta anche i single che però abbiano il tempo di prendersi cura dei ragazzi eventualmente anche grazie alla loro rete familiare. Un lavoro importante che regala a bambini meno fortunati dei nostri, la possibilità di stare in famiglia e di scoprire attività e quanto altro. Come succede la prossima settimana quando dall’Ucraina arriveranno i bambini che saranno sistemati nelle famiglie che hanno dato disponibilità. Con la speranza che anche la piccola abbia trovato un posto. Una famiglia ha scritto anche alla mail del nostro giornale dando la sua disponibilità ed è stata presa in considerazione. “Dopo l'appello sui social ed il vostro articolo abbiamo avuto alcune richieste - ci conferma la referente dell’associazione Paola Perciaccante – Nelle prossime ore, ottenuto il nulla osta della Questura potremo finalmente avere la certezza che Anna conoscerà Arezzo”.
Ma quanti bambini fanno richiesta ogni anno di venire in Italia? Quando le accoglienze dei bambini bielorussi erano aperte, cioè fino al 2020, l'associazione è arrivata ad organizzare circa 7.000 viaggi l'anno. Col blocco delle accoglienze dalla Bielorussia e dopo la pandemia i viaggi sono drasticamente crollati. E ad Arezzo? “Abbiamo tantissime richieste di accoglienza, più di mille bambini potrebbero beneficiare dei programmi, ma senza famiglie che li ospitano non possono partire” come, per adesso, è per la piccola Anna. Ma l’associazione confidando nelle famiglie per dare sempre maggiore aiuto ai bambini in difficoltà.
Chi volesse maggiori informazioni può scrivere a info@puer.it; accoglienze.puer@gmail.com o contattare i referenti o l'associazione: Paola Perciaccante (393 6838347), Marcantonio Galli (340/1138993), segreteria Puer 06/36001447.
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