La storia
Chuck Wepner, il vero Rocky Balboa
Rocky Balboa è esistito davvero? No. Il campione del ring che tutti hanno amato per le sue gesta raccontante sul grande schermo e poi in tv, è un personaggio di fantasia. Ma Sylvester Stallone si è ispirato ad un vero fenomeno della boxe. Il pugile americano Chuck Wepner intrigò Stallone al punto che in soli tre giorni scrisse la prima stesura del film, dando vita a Rocky. Chuck Wepner, noto come The Bayonne Bleeder (Il sangunante di Bayonne), è raccontato nel film The Bleeder - La storia del vero Rocky Balboa, film in prima visione stasera sabato 9 novembre su Rai 3, a partire dalle ore 21.20.
Sylvester Stallone insieme a Chuck Wepner
Ma chi è Chuck Wepner? Nato il 26 febbraio 1939 a New York, ha avuto una carriera professionistica che ha segnato un'epoca, culminando in un incontro leggendario contro Muhammad Ali nel 1975. Una figura iconica nella storia della boxe americana, non solo per il suo stile di combattimento ma soprattutto per il suo impatto culturale. Iniziò la sua carriera professionistica nel 1964, guadagnandosi rapidamente una reputazione nel circuito del pugilato del Nordest degli Stati Uniti. Con un record finale di 35 vittorie (18 per ko), 14 sconfitte e 2 pareggi. Il suo stile di combattimento era caratterizzato da una straordinaria capacità di resistenza e da un'incredibile tenacia. Il soprannome Bayonne Bleeder deriva dalla sua predisposizione a sanguinare durante i combattimenti; durante la sua carriera accumulò la bellezza di 329 punti di sutura.
Wepner ottenne alcune vittorie significative, tra cui quelle contro Randy Neumann e l'ex campione del mondo Ernie Terrell. Tuttavia, le sue sconfitte contro giganti come George Foreman e Sonny Liston furono memorabili. In particolare, l'incontro con Liston nel 1970 fu uno dei più duri della sua carriera, tanto da richiedere 120 punti di sutura dopo il match. Il momento culminante della sua carriera arrivò il 24 marzo 1975, quando affrontò Muhammad Ali per il titolo mondiale dei pesi massimi al Richfield Coliseum in Ohio. L'incontro non solo rappresentò una grande opportunità per Wepner, ma divenne anche un evento storico. Nonostante le sue limitate possibilità, riuscì a mettere Ali al tappeto nel nono round, un evento che sorprese molti e che Ali stesso attribuì a un passo falso. Wepner poi perse il match per ko tecnico a 19 secondi dalla fine del round numero 15 dopo un vero e proprio pestaggio da parte del campione. E fu proprio quel duello sul ring ad ispirare la creazione di Rocky Balboa nel film Rocky del 1976. Un legame con la cultura pop che ha portato Wepner a diventare una figura simbolica, rappresentando la determinazione e la lotta contro le avversità.
Gli attimi salienti dell'incontro tra Chuck Wepner e Muhammad Ali
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