CALCIO SERIE C
La partita contro il Bra
Per il Cavallino è la partita che può dare un segnale forte al campionato e ci arriva da prima della classe.
Domenica, sul campo dell’Ascoli, l’Arezzo si presenta con il miglior attacco del torneo, deciso a misurarsi contro la miglior difesa del campionato in un incrocio che potrebbe minare gli equilibri e le certezze di uno dei due club ed ha un peso specifico enorme sulla classifica.
Prima ancora del fischio d’inizio al Del Duca, però, gli amaranto terranno un occhio a quanto accadrà domani: il Ravenna, impegnato in casa contro il Gubbio, cercherà la vittoria per mettere pressione proprio su Ascoli e Arezzo.
L’Arezzo arriva con un reparto offensivo che ha trovato continuità, meccanismi e soprattutto gol a raffica; tanto che è il miglior attacco dei tre gironi di serie C con 28 reti.
Pattarello è l’uomo-copertina: sei reti, giocate in velocità e un impatto crescente nella rifinitura. Dietro di lui Cianci e Tavernelli, entrambi a quota cinque.
I numeri esterni certificano la solidità della squadra di Bucchi anche lontano dal Comunale: 17 dei 35 punti totali sono arrivati in trasferta, miglior rendimento del campionato.
Dall’altra parte, l’Ascoli risponde con un blocco difensivo che fin qui ha fatto scuola. Solo quattro gol subiti, miglior dato del torneo: una disciplina tattica e in equilibrio garantita dal blocco arretrato che l’Arezzo dovrà necessariamente scardinare.
In casa i bianconeri non hanno mai perso ancora in stagione, ottenendo 15 punti su 21 disponibili, con tre pareggi che hanno rappresentato gli unici inciampi interni.
A proposito di attacco, milita nell’Ascoli – e gioca titolare – quel Gabriele Gori che ad Arezzo ha lasciato un buon ricordo dopo le nove reti della stagione 2019-2020 e spesso nelle sessioni di mercato accostato ad un ritorno.
Tornerà al Del Duca da ex Cristian Bucchi: due esperienze da calciatore con i marchigiani nei campionati 2004-2005 e 2008-2009, siglando complessivamente una ventina di reti; e poi, l’esperienza da allenatore in serie B prima dell’approdo in amaranto, culminata con un esonero.
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