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Il femminicidio

Alessandra Matteuzzi, chi è la donna uccisa a martellate, calci, pugni e colpi di panchina. Ergastolo all'ex Giovanni Padovani, modello e calciatore conosciuto su Facebook

L'uomo (28 anni) aveva massacrato la sua compagna (56) il 23 agosto 2022. La folle gelosie, le richieste assurde e le dichiarazioni rilasciate durante il processo

Giuseppe Silvestri

12 Novembre 2024, 19:25

Alessandra Matteuzzi, chi è la donna uccisa a martellate, calci, pugni e colpi di panchina. Ergastolo all'ex Giovanni Padovani, modello e calciatore conosciuto su Facebook
Alessandra Matteuzzi fu uccisa dall'ex compagno, colpita con un martello, calci, pugni e una panchina da giardino. Era il 23 agosto 2022. Aveva 56 anni. L'assassino, Giovanni Padovani, 28 anni, modello ed ex calciatore, l'attese sotto casa a Bologna, in via dell'Arcoveggio. Poi si avventò su di lei, colpendola ripetutamente e senza alcuna pietà. Due ore dopo le violentissime percosse, il cuore di Alessandra smise di battere. 

Una bella foto di Alessandra Matteuzzi, fu uccisa senza pietà da suo ex
Al momento dell'aggressione Alessandra era al telefono con sua sorella Stefania, un dettaglio che ha reso la tragedia ancora più straziante per la famiglia. Ma l'aspetto più inquietante della vicenda è che un mese prima dell'omicidio la vittima aveva denunciato il suo carnefice per stalking, descrivendo comportamenti ossessivi e di folle gelosia. Non fu sufficiente per fermare la mano dell'assassino.
Padovani in primo grado è stato condannato all'ergastolo, la sentenza fu emessa il 12 febbraio 2024La Corte riconobbe diverse aggravanti: premeditazione, stalking e motivi abietti. Durante il processo l'imputato cercò di giustificare le sue azioni parlando di una ossessione per Alessandra, ma la Procura ribadì che non si trattava di un problema di salute mentale, bensì di un atto deliberato e violento. I familiari della vittima, ovviamente, commentarono favorevolmente la sentenza, sostenendo che era stata fatta giustizia. La condanna è stata confermata anche dalla Corte d'Assise d'appello di Bologna, presieduta da Domenico Stigliano. La richiesta della procura generale è stata accolta. Entro 90 giorni saranno depositate le motivazioni. 

Giovanni Padovani al termine del processo
Prima dell'omicidio la vita di Alessandra era serena e caratterizzata da relazioni familiari significative. Era molto legata ai suoi parenti più stretti, in particolare alla sorella Stefania e alla madre Maria. Stefania ha descritto Alessandra come una persona che amava condividere momenti di gioia con i suoi cari, come giochi e riunioni familiari. Era affettuosa e vivace, con una personalità che brillava nei momenti di convivialità

Il luogo dove Alessandra fu uccisa
Una vita serena, trasformata in un vero e proprio inferno dopo l'inizio della sua relazione con Giovanni Padovani, conosciuto su Facebook. Inizialmente, la loro storia d'amore sembrava promettente, ma ben presto si è trasformata in un incubo. Alessandra ha iniziato a subire comportamenti sempre più ossessivi da parte di Padovani, che culminarono in atti di vero e proprio stalking.
Aveva denunciato le sue molestie alle autorità, descrivendo episodi di gelosia morbosa e richieste irragionevoli, come l'obbligo di inviare video ogni dieci minuti per dimostrare dove si trovasse. Evitava persino di utilizzare il garage condominiale per il terrore di incontrare Padovani. Si è sentita via via sempre più isolata e minacciata e le forze dell'ordine non sono riuscite a fornirle la protezione necessaria a salvarle la vita. 

Il dolore di Stefania, sorella di Alessandra
Durante il processo Giovanni Padovani ha ammesso le sue responsabilità: "Ho fatto una cosa orribile, anche se non ero al 100%. Ciò che ho fatto non ha giustificazione", ha detto l'assassino. Ma ci sono state altre dichiarazioni significative: "Ho un’ossessione per Alessandra, penso a lei tutti i giorni. Sono chiaramente pentito e chiedo scusa alla famiglia di Alessandra, alle sue amicizie e alle istituzioni. Non sono più quell’uomo, non ci stavo con la testa. Chi toglie la vita ad altre persone fa una cosa abominevole". Dichiarazioni che offrono uno sguardo complesso sulla psiche di Padovani e sulla sua relazione con Alessandra Matteuzzi, rivelando sia il suo stato mentale problematico sia la sua percezione distorta della relazione, ma la richiesta di infermità mentale è stata respinta ed è stato confermato l'ergastolo

Del caso si occuperà la puntata di Amore criminale di questa sera, martedì 12 novembre, su Rai 3, inizio alle ore 21.20. A condurla, come al solito, sarà Veronica Pivetti.
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