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Il poeta

Giacomo Leopardi, la storia di Fanny Targioni Tozzetti. La donna che lo fece innamorare e il triangolo con Antonio Ranieri

Giuseppe Silvestri

09 Gennaio 2025, 15:22

Giacomo Leopardi, la storia di Fanny Targioni Tozzetti. La donna che lo fece innamorare e il triangolo con Antonio Ranieri

Un frame della miniserie e i ritratti di Giacomo Leopardi e Fanny Targioni Tozzetti

La miniserie Rai su Giacomo Leopardi che ha catturato oltre 3.5 milioni di spettatori, ha portato all'attenzione del grande pubblico la figura di Fanny Targioni Tozzetti, la donna che rapì il cuore del poeta dell'Infinito. A parte alcuni episodi romanzati in tv, chi fu veramente Fanny? E davvero Leopardi aveva perso la testa per lei? Nata Francesca Ronchivecchi il 9 maggio 1801 a Firenze, Fanny è stata una nobildonna italiana nota per la sua bellezza, la cultura e il ruolo centrale che ebbe nella società letteraria fiorentina dell'Ottocento. Sposò il medico e botanico Antonio Targioni Tozzetti, membro di una prestigiosa famiglia di scienziati toscani. Figlia di Luigi Ronchivecchi e Teresa Manzi, dal marito ebbe tre bambine: Giulia, Teresa e Adele. La famiglia Targioni Tozzetti era nota per il suo contributo alla scienza e alla cultura toscana e la casa di Fanny in via Ghibellina a Firenze divenne un celebre salotto letterario, frequentato da intellettuali come Pietro Giordani e Massimo D'Azeglio.

Un punto di incontro dove si discuteva di arte, letteratura e politica. La sua avvenenza e la sua spigliatezza le procurarono fama e attenzione, ma anche pettegolezzi sulla sua vita privata, come del resto nella miniserie Rai viene messo in bella evidenza. Nonostante ciò, Fanny rimase una figura centrale nella società fiorentina, ammirata per la sua cultura e il suo charme. Durante il suo soggiorno a Firenze tra il 1830 e il 1832, Giacomo Leopardi si innamorò profondamente di Fanny. Tuttavia, il suo amore non fu mai corrisposto completamente, e Fanny gli mostrò solo affetto fraterno. Una esperienza che ispirò Leopardi a scrivere il Ciclo di Aspasia, una serie di poesie che esprimono il suo tormento amoroso. Aspasia, nome ispirato alla celebre etera ateniese Aspasia di Mileto, divenne il simbolo di Fanny nella poesia leopardiana. Pare che la nobildonna cercò anche di fingere di non aver compreso i sentimenti del poeta. Dopo la sua morte, rivolse ad Antonio Ranieri, amico intimo di Leopardi, una domanda proprio sull'identità di Aspasia. Lui rispose con una lettera: "Aspasia siete voi, e voi lo sapete, o almeno lo dovreste sapere, o almeno io immaginava che lo sapeste". A presentare la donna a Leopardi, fu Alessandro Poerio che ne parlò al comune amico Antonio Ranieri.

Antonio Ranieri fu una presenza complessa per Leopardi. Da una parte un grandissimo amico che gli fu accanto nei momenti più difficili, dall'altra un po' un ostacolo proprio per il suo amore per Fanny. Tra i tre nacque un intenso rapporto di difficile interpretazione. Leopardi amava lei che era più presa da Antonio Ranieri il quale però non la ricambiava o almeno non completamente. Furono comunque molto legati e dettero vita a un piccolo giornale satirico in cui scrisse anche lei, ma le pubblicazioni furono di breve durata.

Fanny Targioni Tozzetti morì a Firenze il 29 marzo 1889, all'età di 87 anni, e fu sepolta nel Cimitero Monumentale della Misericordia dell'Antella. La sua eredità rimane legata alla sua figura di donna colta e affascinante, che ha ispirato uno dei più grandi poeti italiani e ha animato la vita culturale di Firenze nel XIX secolo.

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