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L'eccidio

Giorgia Meloni piange: Egea Haffner ricorda la sua storia di bambina con la valigia e la premier si commuove

La cerimonia della Giornata del Ricordo al Quirinale. Mattarella: "Foibe simbolo tetro"

Giuseppe Silvestri

10 Febbraio 2025, 19:14

Giorgia Meloni

La premier si commuove durante il Giorno del Ricordo

Giorgia Meloni piange. La premier si commuove durante l'intervento di Egea Haffner, la bambina con la valigia. In occasione del Giorno del Ricordo, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni hanno commemorato le vittime delle foibe e l'esodo giuliano-dalmata durante una cerimonia al Quirinale. Durante la cerimonia Meloni si è visibilmente commossa ascoltando la testimonianza di Egea, in particolare quando lei ha spiegato che guardando il film che racconta la sua storia, ha ricordato la figura di suo padre, portato via dalla polizia titina e scomparso per sempre, ucciso nelle foibe. Gli occhi della presidente Meloni sono improvvisamente diventati lucidi e lei si è asciugata le lacrime. Una commozione filmata dalle telecamere.

Istituita nel 2004, la ricorrenza mira a rinnovare la memoria delle sofferenze degli italiani d' Istria, Fiume e Dalmazia, in un periodo tragico della storia europea. Mattarella ha sottolineato l'importanza di riflettere sulle pagine oscure del passato per conservare la memoria di chi ha subito violenza in una terra dove convivevano diverse comunità. Ha condannato le ideologie totalitarie, il nazionalismo aggressivo e il razzismo che hanno portato a crudeltà contro le popolazioni civili, definendo le foibe come il "simbolo più tetro" di quel periodo. Ha inoltre auspicato attenzione, dialogo e rispetto per guarire le ferite del passato, apprezzando gli sforzi degli storici per una memoria condivisa.

Giorgia Meloni ha ricordato sui social che "nel Giorno del Ricordo rendiamo omaggio alle vittime delle foibe e a tutti coloro che subirono la tragedia dell'esodo giuliano-dalmata, una pagina dolorosa della nostra storia per troppo tempo dimenticata". Ha aggiunto che "ricordare è un dovere di verità e giustizia, per onorare chi ha sofferto e trasmettere questa memoria alle nuove generazioni".


La premier Giorgia Meloni commossa al Giorno del Ricordo

Anche il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha sottolineato il dovere istituzionale e morale di commemorare chi ha sofferto a causa dell'odio e dell'intolleranza, evidenziando l'importanza di preservare la verità storica e trasmetterla alle future generazioni. Infine il presidente del Senato Ignazio La Russa ha ricordato che l'eccidio delle foibe e l'esodo di migliaia di italiani sono stati negati e cancellati dalla memoria nazionale per troppo tempo. Ha sottolineato che, grazie all'istituzione del Giorno del Ricordo nel 2004, questa pagina di storia ha finalmente riacquistato dignità, diventando parte della coscienza nazionale.

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