Il caso
Fedez e Chiara Ferragni si erano sposati l'1 settembre 2018
Fedez è stato protagonista di episodi peggiori di quelli della sua ex moglie, Chiara Ferragni. Lei ha pagato ed è giusto perdonarla e darle una seconda possibilità. Parole di Selvaggia Lucarelli in una recente intervista rilasciata a Silvia Toffanin, nel corso di Verissimo. Lucarelli è tornata a parlare del Pandoragate. Il caso mediatico che ha coinvolto Chiara Ferragni in un'operazione commerciale con Balocco, diventato oggetto di un'inchiesta. Selvaggia Lucarelli, che se ne è occupata giornalisticamente, ritiene che Ferragni abbia pagato a sufficienza per il suo errore, soprattutto dal punto di vista reputazionale. Secondo Lucarelli, Ferragni è stata soggetta a una sorta di morte sociale, con qualsiasi sua azione o dichiarazione che viene criticata e insultata dai media e dal pubblico.
Lucarelli non chiede certo scusa per il suo lavoro che ha contribuito a far emergere il Pandorogate, ma crede che sia giunto il momento di concedere a Ferragni una seconda opportunità. Nella stessa intervista, Lucarelli ha anche commentato il trattamento riservato a Fedez, ex coniuge di Chiara Ferragni. Secondo la giornalista, lui riceve assoluzioni più facili per azioni che lei considera più gravi.
Il caso del Pandoragate. Chiara Ferragni è stata rinviata a giudizio per truffa aggravata. Secondo l'accusa in una campagna commerciale aveva fatto intendere che acquistando il pandoro, si sarebbe sostenuta l'iniziativa per comprare un nuovo macchinario, ma in realtà la somma era stata già stanziata. Stessa situazione nel corso della campagna promozionale delle uova di Pasqua di Dolci Preziosi. A sollevare il problema era stato l'Antitrust che ha poi multato l'influencer per un milione di euro. Ferragni ha rinunciato al ricorso e pagato la sanzione, mentre si è avvalsa del ricorso amministrativo l'azienda Balocco Spa che era stata sanzionata con 420mila euro. Il Tar ha accolto una richiesta di rinvio "a data da destinarsi" proposta dagli avvocati. Per le uova di Pasqua, l'Antitrust aveva trovato un accordo con Chiara Ferragni che ha versato 1,2 milioni di euro all'associazione I bambini delle fate. In cambio l'autorità non ha portato avanti il procedimento. Intanto il Codacons aveva presentato le prime denunce, a difesa di chi aveva comprato il pandoro. Anche in questo caso Ferragni ha trovato un accordo, disposta a risarcire i consumatori e donare 200mila euro a favore delle donne vittime di violenza.
Il 23 settembre 2025 a giudizio con Chiara Ferragni andranno anche il suo ex manager Fabio Damato e Alessandra Balocco e Francesco Cannillo, rappresentati delle aziende. L'accusa per tutti è truffa aggravata. Quando il rinvio a giudizio è stato comunicato, Chiara Ferragni ha ribadito di non aver truffato alcuno: "Credevo sinceramente che non fosse necessario celebrare un processo per dimostrare di non aver mai truffato nessuno. Dovrò purtroppo convivere ancora del tempo con questa accusa, che ritengo profondamente ingiusta, ma sono pronta a lottare con ancora maggiore determinazione per far emergere la mia assoluta innocenza".
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