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Sansepolcro

Truffe sul cellulare: "Mamma, papà, ho perso il telefono". Ma è solo un metodo per cercare di ottenere soldi. Sempre la massima attenzione

Fioccano i tentativi di beffare via smartphone. Sempre più casi, molti cittadini si sono rivolti alle forze dell'ordine

14 Novembre 2024, 17:25

Truffe

Attenzione ai messaggi via smartphone

“Mamma e papà, ho perso il telefono”. Decine nelle ultime settimane sono state le segnalazioni di utenti che nel proprio telefono cellulare hanno ricevuto un messaggio di questo tipo, rilevatosi poi una truffa. Episodi sempre più frequenti che negli ultimi giorni sono stati concentrati in Valtiberina: in molti, infatti, si sono rivolti anche alle forze dell’ordine per segnalare il problema. Sms che vengono inviati random, seppure con un nesso logico ben preciso: difficilmente viene sbagliato il sesso o il ruolo del destinatario, solitamente uno dei due genitori.

L’obiettivo degli hacker, spesso viene utilizzata anche l’intelligenza artificiale per fare questo, è quello di far pressione per chiedere un aiuto economico. Come viene fatto? Se l’utente clicca nel link presente nel messaggio, oppure tenta di richiamare quel numero o semplicemente risponde, a quel punto scatta il tentativo truffa con il serio rischio che venga prelevato denaro attraverso l’invio di un altro messaggio.

Di fatto il messaggio arriva da un numero telefonico che non presenta differenze da quelli più comuni. Il tentativo di truffa mira di regola le persone meno abituate alla tecnologia, ma da un po’ di tempo a questa parte, sfrutta sempre di più il fattore sorpresa e gioca sul lato affettivo delle vittime. Sul capitolo delle truffe nel recente passato, anche nel territorio della Valtiberina, sono stati fatti una serie di incontri in cui i carabinieri della Compagnia di Sansepolcro hanno illustrato le varie modalità e quelle più frequenti.

Nell’ultimo periodo, però, in questo angolo di Toscana c’è stata una vera e propria impennata di casi seppure – da quello che emerge – solo una piccolissima parte sarebbe poi andata in porto. Le forze dell’ordine invitato gli utenti a segnalare sempre eventuali movimenti o episodi, di qualunque tipo, ritenuti sospetti; anche un contatto di questo tipo lo può essere, a maggior ragione se il proprio figlio al momento della ricezione è in casa. Si tratta di messaggi che vengono strutturati tra di loro in maniera molto simile, seppure il filo conduttore resta lo stesso: far ‘paura’ al genitore in maniera che possa cadere con più facilità nella ragnatela tesa dal truffatore.

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