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Pieve a Ranco

Arezzo, la casa crolla e la strada va in tilt. Il video. I residenti protestano: "Quanto impiega il Comune per demolire il rudere?"

La vicenda è arrivata anche in consiglio comunale e il sindaco Alessandro Ghinelli ha promesso un immediato intervento dell'Amministrazione comunale

Francesca Muzzi

01 Novembre 2024, 23:29

Ad una settimana dal crollo della casa sulla Senese Aretina, avvenuto nella notte tra il 23 e il 24 di ottobre, che ha bloccato circa 70 persone impossibilitate ad andare verso la Valtiberina, siamo andati a verificare di persona le condizioni delle frazioni di Pieve a Ranco, Molin Nuovo, ma anche Badia San Veriano. Arrivando da Arezzo percorriamo la superstrada e usciamo a Palazzo del Pero. Per chi arriva dalla città, il percorso è lineare, per chi invece parte da Pieve a Ranco o Molin Nuovo e deve andare verso la Valtiberina, deve tornare a Palazzo del Pero e prendere la superstrada.

Un’inversione che non a tutti piace e sta bene, perché quando arriviamo a Pieve a Ranco, bisogna stare attenti alle auto, che nonostante il divieto continuano a transitare lungo la strada vecchia e di conseguenza sotto la casa diroccata che sembra stia in piedi per grazia ricevuta. Ma torniamo al punto di partenza e imbocchiamo la vecchia Senese Aretina. Prima di tutto il fondo stradale. E’ pieno di buche - come nelle strade cittadine, qualcuno potrebbe obiettare - ma, sulla vecchia 73 sembra che la manutenzione non venga fatta da diverso tempo. Si va verso Pieve a Ranco e dopo qualche chilometro, c’è una sbarra che indica che al KM 165 la strada è interrotta. Arrivati a Pieve a Ranco, le transenne sono in mezzo alla strada. I primi giorni la sbarravano completamente, adesso no. Sono mezze aperte e la auto e le bici passano incuranti del pericolo. Parcheggiamo lungo la strada e ci dirigiamo, a piedi, verso la casa che è venuta giù.

Mentre camminiamo sentiamo le auto sfrecciare, perché parallelamente corre la superstrada. Ma anche mentre camminiamo le auto, incuranti di divieto e pericolo, passano come se niente fosse. Arriviamo sotto la casa crollata. Subito dopo il crollo, il Comune di Arezzo aveva emesso un’ordinanza di demolizione. I proprietari - due in vita, per il terzo ci sono gli eredi - avrebbero già dovuto provvedere a buttarla giù, ma invece non è successo. Per questo, durante il consiglio comunale di giovedì 29 ottobre, il sindaco Ghinelli rispondendo ad un’interrogazione di Scelgo Arezzo ha spiegato che provvederà il Comune a demolire la casa e successivamente a riaprire la strada. “E noi speriamo che succeda presto, perché così non possiamo continuare. Da 12 chilometri siamo arrivati che ne dobbiamo fare 23 per raggiungere la Valtiberina”, dicono i residenti.

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