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Economia

Il polo dell'oro di Arezzo vola nelle esportazioni (+ 135,8%) e trascina la Toscana che cresce del 21.8%. Monitor di Intesa Sanpaolo per i primi sei mesi del 2024

Il monitoraggio dei distretti elaborato dal Research Department dell'istituto di credito. I poli che vanno meglio e quelli che faticano di più. Le attese per ilo 2025

Giuseppe Silvestri

11 Novembre 2024, 11:46

Tito Nocentini

Tito Nocentini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo

Il distretto orafo di Arezzo trascina le esportazioni della Toscana. E' quanto si evince dai Monitor dei Distretti della Toscana, elaborato dal Research Department di Intesa SanpaoloI distretti tradizionali e i poli tecnologici della Toscana continuano a rappresentare un motore fondamentale per l'economia regionale, con un incremento delle esportazioni del 21,8% nei primi sei mesi del 2024, raggiungendo un valore totale di 3,4 miliardi di euro. Questo risultato si discosta significativamente dalla media nazionale, che ha registrato una crescita più modesta del 3,9%.


Il comparto dell'oro vola nelle esportazioni

Il distretto orafo di Arezzo ha avuto un ruolo cruciale in questa crescita, con un impressionante aumento delle esportazioni pari al 135,8%. Questo balzo è principalmente attribuibile all'espansione delle vendite verso la Turchia, che è diventata il principale partner commerciale del distretto, contribuendo con 2 miliardi di euro alle esportazioni. La capacità del distretto di adattarsi e rispondere alle dinamiche di mercato ha permesso non solo di recuperare terreno, ma anche di posizionarsi in modo competitivo a livello internazionale. Anche il polo farmaceutico ha mostrato risultati positivi, con un incremento delle esportazioni del 45,2%, contribuendo in modo significativo al totale regionale con circa 5 miliardi di euro di vendite all'estero nel primo semestre.

Tuttavia, non tutti i settori hanno beneficiato di questa crescita. I distretti della pelletteria e calzature di Firenze hanno visto una contrazione delle esportazioni del 21,8%, mentre l'abbigliamento di Empoli ha subito un calo del 4,1%. Anche il tessile e abbigliamento di Prato ha registrato una diminuzione del 5%, evidenziando le difficoltà del sistema moda a causa della riduzione della domanda e dei consumi. Nel contesto agro-alimentare, il distretto dell'olio toscano ha brillato con una crescita delle esportazioni del 63,2%, mentre il settore vinicolo dei colli fiorentini e senesi ha visto un incremento più contenuto del 3,6%, prevalentemente nel mercato americano.

Il comparto dei mezzi di trasporto ha confermato buone performance con una crescita del 22,9%, sostenuta dalla nautica di Viareggio e dalla camperistica della Val d'Elsa. Quest'ultima ha registrato un aumento significativo delle esportazioni pari al 15,5%, superando la crescita media europea nel settore. Al contrario, il distretto cartario di Lucca ha subito una flessione del 13,6%, riflettendo le sfide globali in corso. Tuttavia, il segmento delle macchine per l'industria cartaria ha visto una crescita notevole del 32,3%, trainata da buone performance nei mercati esteriNella seconda metà dell’anno rimangono la debole dinamica degli scambi mondiali continuerà a influenzare i risultati. Tuttavia, si auspica che la crescita possa riprendersi nel 2025 grazie agli effetti positivi della riduzione dell'inflazione e all'allentamento delle politiche monetarie. 

“La crescita delle esportazioni distrettuali toscane nei primi sei mesi dell’anno, nettamente superiore rispetto alla media nazionale, conferma la capacità distintiva delle nostre Pmi di fornire produzioni di alta qualità e di essere incisive sui mercati esteri - commenta Tito Nocentini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo – Una qualità che sosteniamo da tempo anche attraverso iniziative e programmi specifici, come webinar e laboratori Esg, orientati ad accompagnare le imprese nella transizione digitale ed ecologica e nel loro sviluppo internazionale. A queste attività si aggiunge il consueto supporto finanziario: nel 2024 abbiamo erogato ad imprese e famiglie toscane e umbre finanziamenti per 2,4 miliardi di euro”.

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