La tradizione
Il presepe del Borro
Nel borgo millenario del Borro, che fa parte dell'omonima tenuta e resort, nel Comune di Loro Ciuffenna, provincia di Arezzo, è possibile visitare tutto l'anno l'antico Presepe meccanico. Una piccola meraviglia capace di emozionare grandi e piccini, da sempre una delle mete più frequentate de Il Borro. Quest’opera di arte presepiale, creata negli anni Cinquanta del Novecento da don Pasquale Mencattini, prende vita con movimenti accurati e dettagliati, meravigliando i visitatori con la sua magia e la rappresentazione favolosa della natività. Durante la visita del presepe si accende un sottofondo sonoro, fatto di musiche e parole. Questo fa in modo che oltre alla concentrazione visiva che si impiega per osservare i minimi dettagli delle scene meccanizzate, si è trasportati dalla narrazione della storia di Gesù. Dalla sua Annunciazione alla sua nascita: con una notte di temporali fatti da giochi di luce, una cascata che scroscia e un’ambientazione che, senza scardinare la tradizione, collega Betlemme a un borgo valdarnese.
Passeggiando tra le sue strette vie lastricate, si incontrano le botteghe degli artigiani, custodi di antiche tradizioni e maestri di mestieri dimenticati. Ma è nei tre spazi costruiti da don Pasquale che il borgo rivela la sua anima più autentica. In queste stanze, tra gli ingranaggi e le ruote dentate, prende vita un mondo incantato: un presepe meccanico che segue fedelmente il ritmo delle ore; una rievocazione degli antichi mestieri artigiani, sempre meccanica; la storia intramontabile di Pinocchio, narrata attraverso scene mezzanizzate. Queste creazioni trasportano i visitatori in un viaggio indimenticabile attraverso il tempo e lo spazio.
A Montevarchi è invece impossibile non ricordarsi del Vecchio Presepe meccanico allestito all’interno della chiesa dei padri Cappuccini, sul colle che domina la città. Suggestivo, inoltre, il Presepe meccanico a La Fratta di Cortona. Anche a Ciggiano, nel Comune di Civitella, è possibile ammirare il Presepe meccanico, divenuto meta conosciuta anche in Toscana. Il presepe, grazie alla disponibilità e sensibilità del parroco don Mario Casini, è stato realizzato nel 2006 ed è collocato nella chiesa posta all’ingresso del paese, detta della Costarella e intitolata alla Madonna. Ad esserne autori un gruppo di artigiani, commercianti e abitanti ciggianesi.
Negli anni il Presepe si è sempre più caratterizzato fino a raffigurare in dettaglio questo paese medievale, con tanto di ponte levatoio funzionante - con torrenti, torri, castelli, grotte, artigiani all’opera, contadini, animali da cortile, ambientati in paesaggi pittoreschi sia di giorno che di notte, con figure in movimento - e tanto altro ancora che non si può descrivere ma solamente ammirare. Dalla passione e maestria dei volontari sono state così ricostruite le mura con i particolari del piccolo borgo, riprodotta la miniatura della vecchia stazione ferroviaria con il treno funzionante, restituendo appieno l’incanto del tempo passato. Insieme a quello meccanico, ancora all’interno della chiesa, sono presenti altri due presepi statici, opera di due artisti anch’essi di Ciggiano, per una tappa che non può mancare dall’itinerario presepiale.
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