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La polemica

Arezzo, treni e Alta Velocità: il sindaco Alessandro Ghinelli mette alle strette Confindustria. "Dica se vuole la stazione Medioetruria e dove"

Greta Settimelli

23 Gennaio 2025, 00:53

Alessandro Ghinelli

Alessandro Ghinelli, sindaco di Arezzo

“Dove? Creti o Rigutino? Tutta la città, tutti gli imprenditori hanno detto Rigutino. Io chiedo personalmente al presidente Fabrizio Bernini di esprimersi”. Ad essere così risoluto e perentorio è il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli. Il tema è Medioetruria, ovvero la localizzazione della stazione Alta velocità tra Toscana e Umbria. A pochi giorni dalla seduta straordinaria congiunta del consiglio provinciale e comunale che ha formalmente impegnato il sindaco di Arezzo e il presidente della Provincia Alessandro Polcri per la realizzazione della stazione Av a Rigutino, quello che manca, secondo Ghinelli, è una presa di posizione forte da parte di Confindustria.

L’associazione di via Roma si era espressa con una nota. “Nel corso del consiglio è emerso che lo studio di fattibilità presentato da Rfi al tavolo tecnico interministeriale è risultato errato – si leggeva - Confindustria aveva evidenziato l’opportunità che l’individuazione del luogo ove allocare la stazione fosse il frutto di uno studio tecnico - scientifico non dettato da ragioni politiche”. E poi il direttore generale Alessandro Tarquini aveva rincarato la dose. "Il progetto Medioetruria non vede al momento risorse stanziate perciò dovranno continuare a essere garantite alla stazione di Arezzo le attuali fermate Alta velocità e incrementate di una coppia di treni nelle fascia centrale – aveva detto – mentre si parla di stazione Av è passato in secondo piano il completamento della Due Mari”.

Anche Giordana Giordini, presidente di Confindustria orafi, ha ribadito: “Sì a Medioetruria a Rigutino, ma in questo momento, come auspicato dal direttore Tarquini, anche un ampliamento dell’Alta velocità nella stazione di Arezzo e il completamento della Due Mari”. Alessandro Ghinelli, però, rimarca il suo stupore: “Io non trovo una motivazione per la quale Confindustria non possa prendere posizione su Medioetruria. In questo momento è essenziale trovare la corretta localizzazione di questa stazione dell’Alta Velocità, dopodiché partiranno i progetti, partiranno i finanziamenti”.

“Un territorio si compone di una parte pubblica, di una parte privata e di una parte imprenditoriale. Se non siamo tutti d’accordo sullo stesso nome - conclude Ghinelli - perdiamo forza e in questo momento Confindustria nella persona del suo presidente non si è espressa. Non è così che si affronta questo tema. Il presidente ci dica se gli va bene farla a Rigutino. Sì o no”.

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