Trasporti
Il progetto: linea diretta Arezzo-Siena
Una linea ferroviaria diretta per collegare Arezzo e Siena. Non è più soltanto una fantasia o una speranza, ma un progetto concreto a cui la Regione Toscana starebbe lavorando intensamente con l’obiettivo di chiudere la partita il più velocemente possibile, probabilmente prima delle elezioni regionali. La notizia scivola via dai corridoi dei palazzi e trova più di una autorevole conferma. Del resto cercare di operare il più possibile sulle sinergie tra le città della zona sud della regione, è un obiettivo che viene perseguito ormai da anni e su qualsiasi tavolo. In diversi campi è stato raggiunto. Si pensi alla sanità. Un’unica Asl (Toscana sud est) che unisce le province di Arezzo e Siena, che sommate a quella di Grosseto compongono il territorio più ampio di una azienda sanitaria, su cui gravano ben 13 ospedali. Non a caso il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha voluto scegliere con gran cura il nuovo direttore generale, puntando su una professionalità di prestigio, Marco Torre.
Non solo sanità. Unica è la Camera di commercio. Per effetto della riforma (decreto legge 219/16), fu disposto l’accorpamento delle strutture di Arezzo e Siena e il 12 novembre 2018 si insediò il nuovo consiglio camerale e fu costituita la Camera di commercio di Arezzo e Siena. Unica l’azienda che si occupa della gestione integrata dei rifiuti, la Sei Toscana che opera nell’Ato Toscana Sud, servendo 104 comuni, anche in questo caso comprendendo la provincia di Grosseto (e alcuni territori dell’area Livorno Val di Cornia), dispiegando ogni giorno circa 750 automezzi e 2000 addetti. La Toscana del sud è unita anche dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio, stessa area territoriale della Asl Tse.
L’elenco potrebbe continuare a lungo e comprendere sindacati e associazioni, così come gli interessi di moltissime aziende che non si lasciano certo limitare dai confini geografici. Per non parlare delle Amministrazioni comunali: sempre più spesso collaborano e condividono obiettivi e iniziative, anche in maniera trasversale. Campanilismi e rivalità ormai hanno un sapore prettamente romantico, affascinante per passioni e svago, ma non utile per servizi, lavoro e affari in un mondo ormai globale.
Il punto debole del rapporto Arezzo-Siena resta quello delle infrastrutture per la mobilità. Spostarsi da una città all’altra è lento e complesso. Se si opta per l’auto, qualsiasi itinerario si scelga, occorre più di un’ora per percorrere poco meno di 65 chilometri. I tempi si dilatano utilizzando l’autobus, andando spesso oltre 90 minuti, come se fosse una partita di calcio, magari anche con il recupero. Si sale in maniera imbarazzante se si opta per il treno. Da Siena servono circa 50 minuti per raggiungere Sinalunga. Poi occorre scendere, attendere la coincidenza (che ovviamente non coincide) e trascorrere altri 50 minuti o più sul convoglio che conduce ad Arezzo. Quasi tre ore per percorrere una tratta di una cinquantina di chilometri. Un diretto Siena-Arezzo (e viceversa) potrebbe impiegare poco più di un’ora. Da qui l’intenzione di accelerare sul progetto. C’è un ostacolo non semplice da superare: la tratta Siena-Sinalunga è gestita da Trenitalia, mentre Sinalunga-Arezzo da Rfi. Fondamentale la volontà politica.
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