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L'intervento

Arezzo, periodi di siccità sempre più lunghi. Coldiretti: "Le aziende agricole hanno bisogno di acqua"

Leonardo Belpiero: "Va completato il sistema irriguo di Montedoglio occidentale per Valdichiana e Valtiberina"

Julie Mary Marini

13 Febbraio 2025, 13:49

Leonardo Belperio

Leonardo Belperio, dirigente Coldiretti Arezzo

Le aziende agricole hanno bisogno di acqua. Va garantita sempre, in particolare nei periodi di siccità, ormai destinati a diventare più lunghi. Coldiretti lancia l'allarme dopo un 2024 che a causa dei cambiamenti climatici ha visto ingenti danni al settore. A farlo è Leonardo Belpiero, dirigente dell'associazione che in una nota spiega che "nel nostro territorio abbiamo l’invaso di Montedoglio costruito in un buon momento, quando ancora i problemi legati al cambiamento climatico erano lontani. Rappresenta una grande risorsa. Con i suoi 140 milioni di mc di acqua, è il più grande invaso dell’Italia centrale. E’ urgente pensare a un progetto strategico di breve termine che si ponga come obiettivo la realizzazione dei distretti irrigui per il completamento del sistema irriguo Montedoglio occidentale per la Valdichiana e Valtiberina con un piano specifico di politica economica agraria di aree rivolte all’irrigazione”.

Secondo Coldiretti i territori della Valdichiana e Valtiberina sono pronti, per un utilizzo consapevole della risorsa acqua sia con l’agricoltura 4.0 che attraverso l’impiantistica moderna. In Italia viene intercettato e raccolto - spiega ancora Coldiretti - solo l’11% della acqua piovana, le aziende agricole sono impegnate a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti. L’acqua è ovviamente essenziale per mantenere in vita sistemi civili industriali ed agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività del settore alimentare.

“Da anni Coldiretti e Anbi nazionale portano avanti un piano invasi – afferma Belperio - che permetterebbe non solo di assicurare l’approvvigionamento idrico durante i periodi di siccità, anche di ridurre gli effetti devastanti delle piogge e degli acquazzoni sempre più intensi come quello delle della scorsa domenica, che aggravano il fenomeno dello scorrimento dell’acqua nei canali asciutti”.

Questi bacini avrebbero la funzione di raccogliere l’acqua piovana e utilizzarla in caso di necessità oltre ad essere uno strumento di mitigazione del rischio idraulico a valle. L’intento è raddoppiare la capacità di raccolta dell’acqua piovana, rendendola disponibile per usi civili, per l’agricoltura da utilizzare nei periodi di siccità e per la produzione di energia idroelettrica pulita. In questo contesto, è essenziale anche il recupero e la manutenzione degli invasi già esistenti nel territorio.

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