A Camucia in chiesa c'è il presepe di Pasqua realizzato anche con l'intelligenza artificiale

Inaugurato il presepe di Pasqua a Camucia. L'opera è allestita nelle sale parrocchiali della chiesa di Cristo Re e il taglio del nastro è avvenuto giovedì 17 aprile, alla presenza del parroco don Giancarlo Mezzetti. Rimarrà in visione fino alla fine della prossima settimana.

L'ideatore e creatore della rappresentazione della morte e resurrezione di Cristo è un camuciese doc, Patrizio Sorchi.

“In verità sono, con questo, due anni che mi dedico a questo progetto” dice Patrizio che aggiunge: “Per quello attuale hanno collaborato anche mio figlio Piero e un amico, Alessandro Mastrodicasa”.

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- Come siete arrivati a questa composizione pasquale?

“Abbiamo puntato su un effetto scenografico, che è garantito da una programmazione elettronica, sostenuta dall'intelligenza artificiale, e fatta da mio figlio, c'è un commento parlato che accompagna la rappresentazione e brani musicali dedicati. Il tutto è meccanizzato attraverso il diorama che ci consente di movimentare le porte, il sepolcro, l'ascesa al cielo di Gesù con ambientazioni confacenti. Prima di ogni altra cosa abbiamo dovuto restaurare tutte le statuine, che abbiamo acquistato, ma che erano proprio brutte e sciupate, noi, in particolare Mastrodicasa, gli abbiamo dato nuova vita”.

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- L'inaugurazione come è andata e quanto rimarrà aperta questa rappresentazione?

“E' andato tutto molto bene, la gente presente ha mostrato apprezzamento per il nostro lavoro. La nostra creazione rimarrà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 15 alle 19, per tutta la settimana che viene.”

- Ci spieghi come ha fatto a pensare a una cosa del genere, così originale?

“E' stata una conseguenza di un'altra mia passione, quella di realizzare Presepi natalizi, passione che ho da quando ero un ragazzetto e che ho continuato fino ad oggi. Nella chiesa di Cristo Re qui a Camucia sono dieci anni che allestisco più di un Presepe oltre a quello che è sistemato in Chiesa. In precedenza per 17 anni l'ho predisposto e curato a San Pietro a Cegliolo, con un aiutante di eccezione, all'epoca poco più di un bambino, e cioè Luciano Meoni l'attuale sindaco”.