Arezzo
Simone e Lorenzo Petrelli
“Finita questa storia si tornerà a parlare di Lorenzo per altro, per le sue capacità di arbitro. E' molto bravo e può arrivare lontano”. Sandro Sarri, presidente della sezione Aia di Arezzo, fa questa previsione mentre a livello nazionale il caso del genitore violento che ha picchiato il direttore di gara 18enne, continua a suscitare un'ondata di indignazione.
“Voglio tornare ad arbitrare appena possibile”, ha detto Lorenzo Petrelli al babbo Simone, ma anche ai dirigenti degli arbitri, locali e nazionali, che gli stanno a fianco fin da domenica pomeriggio quando il 45enne residente a Pesaro, di origini campane, dopo la partita tra Under 13 tra Arezzo e Vis, è riuscito a penetrare nello spogliatoio dell'arbitro e lo ha brutalmente aggredito. Prognosi di 40 giorni.
“E' ancora dolorante, la costola rotta, le ammaccature, il morso che ha ricevuto, la schiena colpita con una sedia”, dice babbo Simone, ieri avvicinato da molti cronisti nella cartolibreria di via Fiorentina, dopo le parole pronunciate al Corriere di Arezzo. Parla di azione bestiale, ripete il concetto che quel gesto gravissimo da parte di un genitore di un 12enne in campo, ad un ragazzo che fa l'arbitro, è intollerabile e andrà punito severamente.
I carabinieri della Compagnia di Arezzo hanno trasferito alla procura la relazione sull'accaduto ipotizzando sia il reato di lesioni aggravate che di sequestro di persona. Nei video si vedrebbe l'uomo che chiude e blocca la porta dello spogliatoio. Ogni cosa è al vaglio, pare che il responsabile dell'irruzione porti una ricostruzione diversa. Di certo fino a ieri non si è palesato con la famiglia Petrelli per chiedere scusa. La sua folle iniziativa è stata condannata sia dalla SS Arezzo che dalla Vis Pesaro.
A quanto emerge, anche i genitori degli altri ragazzini marchigiani sarebbero rimasti sconvolti dall'accaduto. Nulla lasciava presagire che il 45enne esplodesse in quel modo con tanta violenza. La partita era finita con la vittoria dei piccoli amaranto, il rigore finale aveva suscitato amarezza, cose che capitano nel calcio, ma una spedizione istantanea in quel modo ha lasciato tutti interdetti.
Interrogativi aperti anche sulla facilità con cui sia stato possibile ad un esterno arrivare allo spogliatoio dell'arbitro nello stadio. Ora c'è attesa per sentire direttamente le parole di Lorenzo sul fatto. Può dare una lezione anche a molti grandi.
Il diciottenne nei prossimi giorni sosterrà gli esami di Stato, ma maturità. A breve possibile anche un incontro con il presidente nazionale Aia, Antonio Zappi.
L.S.
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