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Sette pillole di saggezza per comportarsi responsabilmente in acqua. Mai distrarsi con i bambini. Le correnti

Seconda parte dei consigli della Misericordia per la prevenzione in mare, piscina, lago, fiumi e torrenti

Alessandro Cherubini

25 Giugno 2025, 07:10

Mare

Prevenzione in acqua: le regole

Sicurezza in acqua, i consigli della Misericordia. Seconda parte della guida con informazioni corrette per godersi l’estate: in questa parte, le attese 7 pillole di saggezza su come comportarsi responsabilmente in mare, al lago o in piscina.

Le raccomandazioni, spiega la Misericordia, derivano dal lavoro dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e, in particolare, dall’Osservatorio per lo sviluppo di una strategia nazionale di prevenzione degli annegamenti e incidenti in acque di balneazione.

Nel loro rapporto (di prossima pubblicazione), viene messo in evidenza un dato allarmante: la sorveglianza inadeguata da parte degli adulti, specie nei confronti dei bambini, è alla base di molti episodi di annegamento. Nell’indagine citata, molti adulti hanno ammesso di essersi distratti mentre erano con i bambini in prossimità dell’acqua:

  • il 38% ha dichiarato di aver parlato con altri,

  • il 18% di essere stato intento a leggere,

  • il 17% stava mangiando,

  • l’11% era al telefono.

Inoltre, quasi la metà dei genitori di bambini tra 0 e 12 anni era convinta (erroneamente) che in caso di difficoltà avrebbero sentito il proprio figlio piangere o gridare. Ancora più preoccupante: il 56% pensava che la responsabilità della sorveglianza spettasse al bagnino, mentre il 32% ammetteva di lasciare il bambino incustodito in piscina per più di 2 minuti.

Le 7 pillole di saggezza per stare al sicuro in acqua

Ecco i consigli pratici da seguire ogni volta che ci si avvicina all’acqua:

1. Valuta le condizioni (e le tue capacità)
Non basta saper nuotare: bisogna sempre tener conto delle condizioni ambientali – temperatura dell’acqua, meteo, onde, vento, correnti, distanza dalla riva – e del proprio stato fisico e mentale. Se non ti senti in forma o non hai voglia di entrare in acqua, ascolta il tuo corpo: potrebbe essere un campanello d’allarme!

2. Mai da soli
Non entrare mai in acqua da solo. Avere sempre un "compagno d’acqua" è fondamentale. E, soprattutto, evita di allontanarti dalla riva senza un appoggio (come un’imbarcazione di supporto).

3. Attenzione allo sbalzo termico
Il pericolo non è solo l’acqua fredda. Un corpo accaldato dal sole, dallo sport o ancora in fase digestiva può andare incontro a reazioni anche gravi. Le acque interne, in particolare, restano fredde tutto l’anno.

4. Rispetta i tempi di digestione (e niente alcolici!)
Aspetta almeno 4 ore dopo i pasti principali e 2 ore dopo gli spuntini. E soprattutto: mai alcolici prima di fare il bagno.

5. Conserva le energie e non nuotare controcorrente
L’acqua richiede sempre prudenza. Se ti trovi in difficoltà, ad esempio in una rip current (corrente di risacca), non nuotare mai contro la corrente: nuota di lato per uscirne. Questo tipo di corrente tira verso il largo ed è uno degli incidenti più frequenti in estate. Ricorda: in mare si galleggia più facilmente che in acqua dolce.

6. Niente tuffi spericolati
Non arrampicarti sugli scogli. Evita tuffi da altezze superiori alla tua statura o dove non si vede bene il fondo. Mai tuffarsi da barche o gommoni, soprattutto se in movimento. E se ci sono onde con cresta (i famosi cavalloni), meglio non entrare. Se proprio lo fai, tuffati contro l’onda, mai a favore.

7. Resta nelle aree sicure e fatti vedere
Nuota solo nelle zone riservate ai bagnanti. Stai lontano dai natanti e dai loro corridoi di transito. Se ti allontani, renditi ben visibile con una boa segnasub: d’estate uno dei rischi maggiori è venire travolti da un’imbarcazione.


E se vieni trascinato da una rip current?

Un’ultima, fondamentale nota sulle correnti di risacca, che si riconoscono da riva perché sembrano aree calme senza onde bianche (in realtà sono le più pericolose!).
Ecco cosa fare:

  • Non farti prendere dal panico: la corrente non ti tira sott’acqua.

  • Non nuotare controcorrente.

  • Nuota lateralmente per uscire dalla corrente, poi torna a riva.

  • Se non riesci, galleggia e resta calmo, usa le gambe per tenerti a galla.

  • Chiama aiuto: grida o fai segnali con le braccia.

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