Arezzo
Michele Passalacqua
Trova terreno fertile la provocazione di Beppe Angiolini che, raccontando di una mancata visita di Victoria Beckham ad Arezzo perché non avrebbe trovato strutture ricettive di suo gradimento, ha esortato la città verso una strategia degli eventi e una ricettività “più elevata”.
“Nonostante si sia sollevato un piccolo polverone – afferma Michele Passalacqua referente dell’associazione albergatori di Confcommercio per l’area aretina – io la vedo invece come un'opportunità. È una riflessione che anche tra noi facciamo già da un po’. Quando si dice che manca un'area ricettiva di lusso nel centro di Arezzo, per me è in effetti un vuoto da colmare. Io ci vedo del business.”
Passalacqua afferma anche di cercare da tempo una struttura del genere per ampliare il suo target.
“Sì, sto cercando da tempo una struttura da gestire che si riferisca a quel tipo di clientela – prosegue Passalacqua - ne ho già visionate alcune. In un caso ci sono problemi logistici, nell'altro strutturali, non è semplice”.
Innegabile da più parti il fatto che ad Arezzo da 10 anni a questa parte a proposito di flussi turistici, la musica sia cambiata e parecchio.
“Fino al 2016 il tasso di occupazione degli hotel in città ad Arezzo era talmente basso, che c'è voluta tutta la bravura e la tenacia degli albergatori aretini per mantenere le strutture aperte – afferma Laura Lodone responsabile area turismo di Confcommercio Toscana – poi c'è stato un aumento notevole, ma abbiamo dovuto fare i conti anche con la pandemia. Quindi il concetto di Arezzo come meta turistica consolidata è indubbiamente recente. Per fare sì che Arezzo diventi anche una destinazione di lusso, occorre che ci sia un ecosistema di lusso, che non è soltanto legato alle strutture ricettive.”
Anche Passalacqua è d'accordo sul fatto che il turismo ad Arezzo negli ultimi anni abbia subito un'impennata. Certo una “clientela high spending”, ovvero quel segmento di mercato composto da clienti con una elevata capacità di spesa, cerca esperienze di alta qualità e servizi personalizzati. Come ce ne sono nell’Aretino, in provincia (relais e residenze top) mentre non si trovano nel centro città.
“Chi cerca quel tipo di strutture – prosegue Passalacqua - oltre al fatto di essere accolti in una struttura che ha un suo particolare fascino, richiede una serie di servizi e di esperienze da poter vivere completamente diverse e uniche.”
Alla domanda se Arezzo potrebbe ambire a questo tipo di mercato, Passalacqua non ha dubbi.
“Sì, per me il mercato c'è – prosegue – secondo me c’è l’opportunità di poter sviluppare questo segmento. È ovvio che ciò non possa avvenire nel breve termine.”
Insomma è un obiettivo che Arezzo dovrebbe perseguire, ma in maniera corale.
“È sicuramente un obiettivo a cui puntare – conclude la Lodone – ma deve essere valutato nel tempo ed è la città intera a dover crescere.”
Così, la mancata visita di Victoria Beckham ad Arezzo, svelata da Beppe Angiolini, con tanto di volo privato pronto e tutto organizzato, potrebbe segnare un punto di svolta.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy