Castiglion Fiorentino
Opere di Enzo Scatragli
Venerdì 11 luglio alle ore 19,00 appuntamento da non perdere a Castiglion Fiorentino. Infatti, nella restaurata Chiesa di Sant’Agostino ci sarà l’inaugurazione della Mostra “Tensione creativa e preziosità virtuosa nell’opera di ENZO SCATRAGLI”. Sarà il Sindaco Mario Agnelli ad aprire la cerimonia; seguirà l’intervento dell’Assessore alla Cultura Massimiliano Lachi, che ha ideato e organizzato l’allestimento della Mostra, curato dalla Dottoressa Stella Menci, direttrice della Biblioteca e dell’Archivio Storico. Lo storico dell’Arte Giuliano Centrodi illustrerà la mostra e parlerà delle creazioni dell’illustre scultore.
Una Mostra di Enzo Scatragli è sempre un evento e se avviene nel suo paese, Castiglion Fiorentino, l’interesse è ancora maggiore. Perché è lì, a Castiglioni, che Enzo è nato e secondo il compianto immenso storico dell’Arte Antonio Paolucci, è proprio grazie alle sue origini che Scatragli è quello che è. Infatti, Paolucci ragionando sul fatto che Enzo non ha avuto maestri, afferma: “Si può essere ‘allievi di nessuno’ quando si è nati a Castiglion Fiorentino e si vive a Brolio nella campagne della Valdichiana?”.
No, non si può dire perché secondo Paolucci “i maestri di Scatragli sono stati l’ordine che innerva di melodioso splendore le colline della Valdichiana, i colori che assumono le pietre e i mattoni di Monte San Savino e di Lucignano quando li tocca il sole d’estate, la misura delle torri, delle chiese, delle case coloniche, la luce che scende dal cielo di Toscana e rende perfette le cose visibili come se le sfiorasse l’occhio di Dio”.
Ma un merito è anche del suo primo lavoro, l’orafo che “ti insegna la bellezza della materia e la necessità della forma”. Antonio Paolucci è stato un grande estimatore di Enzo Scatragli e un giorno me lo definì “uno dei più grandi scultori italiani viventi”, compiacendosi di averlo portato con delle mostre personali a Roma e a Firenze. Paolucci vedeva nell’arte di Scatragli “i meditati riverberi da Greco da Manzù da Giacometti da Moore”. E qui mi fermo.
Comunque, un legame dell’Arte di Scatragli con la sua terra di origine lo vide anche Claudio Strinati, Soprintendente per i Beni Artistici di Roma, che scrisse come nelle opere dell’Artista castiglionese “echi ancestrali provenienti dal mondo etrusco si sovrappongono in organica coerenza, a elementi figurativi richiamanti il futurismo e le avanguardie storiche”.
Ferruccio Ulivi, invece, vede nell’Arte di Scatragli una “convergenza genetica aretina” che si rifà a Piero della Francesca, anche per la sua “volontà di ricerca incentrata umanisticamente intorno all’effigie umana e alla dimensione corporea”.
Un altro esperto d’Arte, quale fu Mario Guidotti – ideatore della rassegna di scultura Forme nel Verde a San Quirico d’Orcia – dopo aver visto la Mostra di Scatragli nella sede del Consiglio Regionale a Firenze ebbe a scrivere: “godendo e soffrendo questa mostra che è di un uomo vero prim’ancora che di un grande artista, accogliamo il conforto e la speranza che essa suscita in noi, come dono offertoci senza chiasso e senza retorica in tempi di tanti clamori, contraddizioni e imposture”.
Su Scatragli ha scritto anche Liletta Fornasari, Storica dell’Arte e apprezzata divulgatrice televisiva, che ha affermato: “Non costringere la materia entro i limiti imposti da forme stereotipate è il principio essenziale dell'arte di Scatragli, che si fa portavoce di un modo completamente personale di ‘vivere’ e ‘fare vivere’ la scultura esprimendosi, come egli stesso ha scritto, anche ‘nelle più piccole rifiniture’”.
Non manca nemmeno il grande poeta Mario Luzzi a celebrare Enzo: “Scatragli mi richiama alla mente, per confermarlo, un principio a mio avviso essenziale per gli artisti che trattano la materia da scultori cioè la plastica, voglio dire l'istinto naturale della plastica. Scatragli ha nitido il senso dei volumi e della correlazione armonica tra i volumi a espressione e gloria del corpo umano. È il corpo umano la sede formale di ogni vero sentimento”.
Su Scatragli e sulla sua originale Arte hanno scritto in tanti, su giornali, periodici, riviste. Enzo ha un curriculum che affonda le radici nel lontano 1971, quando poco più che ventenne tenne la sua prima mostra personale. Da lì è partita la sua splendida carriera, dalla quale altri scultori hanno tratto ispirazione.
Insomma, il Comune di Castiglion Fiorentino offre a tutti questa magnifica possibilità di ammirare tante opere di un grande Maestro della Scultura contemporanea, qual è Enzo Scatragli.
Santino Gallorini
scrittore, storico, divulgatore
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