Arezzo
Letizia Girolami
Amava tanto la sua fattoria e gli animali, fu uccisa il 5 ottobre 2024 proprio nei terreni della campagna di Foiano della Chiana, a colpi di zappa, dopo una lite sulla fuga dei pulcini di pavone. L'omicidio di Letizia Girolami, vicenda tragica e assurda, da oggi, martedì 8 luglio, è al centro del processo che si celebra in Corte d'Assise ad Arezzo. Imputato è l'amico della figlia: Irfan Rana Mohamed, 37 anni, originario del Pakistan. Gli sono contestate le aggravanti della crudeltà e dei futili motivi e rischia fino al massimo della pena. Prima udienza dedicata all'audizione degli inquirenti. Aprirà la serie di testimonianze il sottufficiale Gianluca Falco, comandante della stazione dei carabinieri di Foiano. Parola poi ai colleghi e quindi ai familiari di Letizia, la figlia e il marito.
No, non ci sarebbero questioni economiche tantomeno sentimentali alla base del delitto. Da quanto emerso, nella fattoria dove la donna aveva deciso di vivere con la famiglia, c'era tensione perché in occasione di un temporale i pulcini di pavone erano scappati e Letizia - originaria di Roma, psicologa e psicoterapeuta, 72 anni, era molto arrabbiata per questo. Persona carismatica, di profondità spirituale e creativa, coltivava progetti per quel luogo. Fiori e animali. Ce l'aveva con gli uomini che le stavano vicino, non attenti nel proteggere la nidiata di pavoni. Era contrariata con il marito, ma anche con il pakistano, che viveva come ospite nella fattoria di Poggi Grassi ed aveva avuto una storia con la figlia.
Irfan Rana Mohamed si sarebbe sentito travolto da ingiuste accuse e perfino offese. Mentre camminavano, avrebbe preso la zappa e avrebbe ripetutamente colpito la donna. Poi si sarebbe allontanato. A sera, Letizia non era rientrata a casa per cena. Dalla Spagna, dove era in vacanza, la figlia allertò i carabinieri che successivamente trovarono il cadavere e poi risalirono all'odierno imputato. Che confessò ed ora è difeso dall'avvocato Maria Fiorella Bennati. Mentre i familiari sono parte civile con gli avvocati Stefano Del Corto e Tommaso Ceccarini. Presidente della corte composta da togati e giudici popolari è Anna Maria Loprete.
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