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Arezzo

Maltratta i suoi cani, rinchiusi in gabbia tra gli escrementi e con lesioni: condannato. Deve pagare all'Enpa le cure sostenute per le cure

Un'altra storia triste con animali vittime dell'uomo. Pitbull e husky (poi adottato) soffrivano

Luca Serafini

12 Luglio 2025, 06:51

Enpa

Enpa, dalla parte degli animali

Quando la polizia municipale di Arezzo e il veterinario della Asl sono arrivati a Palazzo del Pero nel luogo indicato dalle segnalazioni, hanno trovato in un campo due cani rinchiusi in gabbia, prigionieri e molto sofferenti. Un pitbull maschio e un husky siberiano, femmina.

Erano detenuti in spazi troppo piccoli per le loro dimensioni. E praticamente non uscivano mai. Vivevano in quel micro ambiente limitato, in posizioni innaturali, tra gli escrementi. Denutriti. Era il marzo 2024 e dei due animali quello messo peggio era il pitbull: oltre alle condizioni igieniche limite, degradate, era affetto da vistosi problemi fisici agli occhi, con la congiuntivite cronica bilaterale sfociata in pus e sangue per lesioni da decubito.

L'indagine portò gli inquirenti fino al proprietario dei due cani, che vennero messi in salvo e affidati all'Enpa per le cure del caso e la custodia.

Nei giorni scorsi il processo a carico del 63enne accusato di maltrattamenti agli animali, si è concluso con la sentenza di condanna. Le relazioni degli agenti e del servizio veterinario unita alle testimonianze raccolte, ha fatto emergere per il giudice gli estremi del reato.

Per l'uomo, originario della Romania, 2 mesi di reclusione (pena sospesa) e 3 mila euro di multa. Il 63enne, che ha evitato di risarcire alcune associazioni parti civili, deve invece pagare 850 euro all'Enpa per le spese mediche e 1.200 di spese legali. A rappresentare l'ente l'avvocato Simona Chiarini. L'imputato era difeso dall'avvocato Mario Cherubini. Cani confiscati. L'husky ora scodinzola felice in una famiglia: è stata adottata.

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