Castiglion Fiorentino
Nel giorno in cui il sindaco Agnelli misura la forza del suo ampio consenso porgendo ai cittadini la parola “scusa” per la mancata apertura regolare della piscina, super Mario si tuffa sul tema politico del momento, le elezioni regionali, con un messaggio chiaro e forte rivolto al centrodestra, Lega in primis. “Non sono più disposto a fare il portatore di voti” scandisce il sindaco di Castiglion Fiorentino riferendosi alla tornata di autunno. Tradotto: se qualcuno pensa di infilare Mario Agnelli nel sottobosco dei nomi della coalizione solo per fare incetta dei suoi consensi personali a fronte di zero chance di elezione nell'assemblea della Toscana, si sbaglia di grosso.
A 55 anni, “felicemente sindaco di Castiglion Fiorentino”, Agnelli offre la sua disponibilità ma stavolta detta le condizioni dopo aver fatto da rastrellatore di schede alle politiche (Senato 2022).
“Eventuali altri impegni che io possa prendere per il futuro” dice Agnelli “si devono basare su attività e scelte concrete che trovino anche la mia gratificazione”. Quindi - vale per Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Noi Moderati -: no ad una nuova candidatura di generosità. Ma affinché i desiderata di Agnelli si realizzino alle regionali - con il centrodestra orientato a puntare per la presidenza su Tomasi, sindaco di Pistoia, opposto a Giani o chi per lui - serve una ferma volontà della coalizione, e tecnicamente un listino regionale dove la Lega punti realmente su di lui. Difficile, ma vedremo.
Sollecitato sulle amministrative 2026 ad Arezzo, dove non manca chi vagheggia la candidatura di Agnelli per il dopo Ghinelli a palazzo Cavallo, il sindaco di Castiglion Fiorentino non si tira indietro. “Ho orecchie per ascoltare e bocca per parlare”. Se gli venisse chiesto davvero di candidarsi, non se lo farebbe ripetere. Di certo, rimarca: “Io non faccio il pretendente, faccio il sindaco del mio Comune”. Invito alla chiarezza. Nel centrodestra del capoluogo però la rosa dei nomi è già folta e comprende Lucia Tanti e Gabriele Veneri, ma anche Marcello Comanducci, Giovanni Grazzini e Luca Benvenuti.
Ma nelle austere stanze di palazzo San Michele è il giorno della parola “scusa” sul pasticcio piscina comunale. Scuse da sindaco, amministrazione, gestore. “Parola semplice, scusa, che in politica si usa poco” dice Agnelli “e in questo Comune non è stata mai usata e non voglio fare cenni al passato...” (riferimento neanche troppo velato al periodo del dissesto ndr). Scuse a cittadini e utenti. Disagio e danno, anche d'immagine, per il paese. Il sindaco ammette che per quanto l'amministrazione abbia seguito l'iter e fatto le sue scelte, preso delibere a marzo e affidato l'impianto a maggio, “il risultato non c'è e questo è sotto gli occhi di tutti”.
L'apertura, in ritardo, oggi è solo parziale e l'auspicio è che nel fine settimana il nuovo gestore apra anche la vasca grande, dopo quella per i piccoli. Guardando al 2026 non c'è da stare tranquilli: il sindaco indica infatti il problema centrale: la struttura: “La piscina viene definita un'eccellenza per la sua grandezza e per quanto è servita in passato” spiega “ma ha delle lacune”.
Un deterioramento progressivo. Servirebbe un milione e mezzo per i lavori: 800 mila per vasca e impianti, 700 mila per spogliatoi, uffici, infermeria. L'intento era di proseguire la vecchia gestione, con l'esecuzione delle opere progettate nel 2016, ma il rapporto con Virtus Buonconvento si è interrotto per questo. Il nuovo gestore (Officina del nuoto) subentrato in realtà con percorso lento e tortuoso non si è trovato una piscina “chiavi in mano”. Ad oggi per il privato, che ha un contratto per due anni, l'investimento è antieconomico mentre l'amministrazione comunale ha destinato soldi su altre direzioni ritenute prioritarie rispetto ad un servizio aperto solo un paio di mesi l'anno come la piscina: nuova scuola 0-6 anni alla Spiaggina e stadio comunale. Scelte che Agnelli rivendica come giuste.
All'opposizione, che con Paolo Brandi su piscina e altro pungola ogni giorno la giunta senza tregua, Agnelli replica: “Fa il suo mestiere, l'ho fatto anche io per 17 anni. Ma questa opposizione è campione nell'individuare i problemi, latitante nell'indicare soluzioni. E' stucchevole sentir dire che in questo Comune non viene fatto niente, che niente va bene. I negozi chiudono? Non solo qui. La loro descrizione apocalittica non mi trova d'accordo. Ci vediamo il 29 in consiglio comunale”.
Infine il sindaco ringrazia Pupo per aver scelto Castiglion Fiorentino nel suo video. E un cenno all'ex presidente dell'Arezzo, Mauro Ferretti, morto nei giorni scorsi: “Molti si sono dimenticati di ringraziarlo, oltre all'intervento al campo sportivo della Nave regalò il vano tecnico, la cucina, al circolo della frazione. Ha fatto del bene a Castiglion Fiorentino”.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy