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Maltrattamenti

Botte alla mamma non autosufficiente in ospedale, il figlio piange in carcere. Ipotesi perizia psichiatrica

La difesa valuta se chiedere un accertamento sulla piena facoltà di determinarsi dell'uomo

Luca Serafini

20 Agosto 2025, 06:59

Maltrattamenti

Il 37enne ripreso dalle telecamere della polizia

Piange ed è molto scosso il 37enne rinchiuso in carcere dal 14 agosto per i maltrattamenti alla mamma malata, non autosufficiente, ripresi dalla polizia con le telecamere nascoste all'ospedale della Fratta di Cortona.

Percosse, umiliazioni, frasi choc.

L'avvocato Giuseppe Renzetti ha fatto visita a San Benedetto al libero professionista di Monte San Savino, F.G., incensurato, figlio unico della 65enne. Andava a trovarla ma anziché aiutarla la vessava e la colpiva in modo gratuito approfittando dello stato di inferiorità.

Un atteggiamento ritenuto grave dal gip Claudio Lara, sprezzante della sofferenza altrui, e per questo la misura cautelare disposta è la più rigida: il carcere.

Il difensore sta valutando ogni possibile attività da svolgere in questa fase, compresa la richiesta di una perizia psichiatrica per comprendere se l'uomo sia stato perfettamente in grado di intendere e volere quando dava schiaffi o tirava i capelli alla madre affetta da varie patologie, immobile sul letto, con decadimento cognitivo.

Da comprendere se oltre all'indole aggressiva, possa esserci una causa patologica, uno stress accumulato, alla base dei maltrattamenti.

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