Enologia
Il produttore di vino Denis Zeni (Leuta) e la sorella Manola
Da Rovereto a Cortona con la passione di produrre vino, ereditata dal nonno. È la storia fortunata di Denis Zeni, un trentino che ha scelto Cortona per realizzare un sogno coltivato fin da bambino, che l'ha portato in pochi anni a produrre dalle 2.500 iniziali alle 30.000/40.000 bottiglie di vino attuali, targate Leuta. È socio del Consorzio vini DOC Cortona. Intelligenza e preparazione. Denis ha studiato economia all'Università di Venezia e ha ottenuto un master in finanza a Londra. Prima di addentrarsi nel mondo della vinificazione ha svolto diversi lavori per importanti istituti di credito.
- Da dove nasce questa passione?
L'amore per il vino, per l'aria aperta mi arriva da mio nonno con il quale stavo sempre, perché mio padre per lavoro era continuamente fuori casa. Il nonno coltivava le viti e io lo seguivo in tutti i passaggi necessari per arrivare al nettare di Bacco.
- Poi?
Purtroppo un giorno mio nonno se ne è andato e io mi sono dedicato ad altro, studiando economia e finanza, impegnandomi anche in altri lavori, ma in fondo al mio cuore c'era sempre quell'idea di avere una grande vigna e produrre del buon vino. Quando avevo le ferie, ho girato il mondo per apprendere tutti i segreti legati alla produzione di vino, poi finalmente nel 2005 ho esordito come produttore di vino proprio qui nel Cortonese dove sono ancora oggi, quell'anno produssi 2.500 bottiglie di Merlot ed ero molto contento. Poi nel 2007 ho iniziato anche a produrre il Cabernet Franc e il San Giovese, nel 2010 il Sirah, tipologie che seguo ancora oggi.
- Ma perché proprio la Toscana e Cortona?
Questa regione mi è sempre piaciuta, per la sua storia, il suo clima i suoi panorami, quindi ce l'avevo in mente da tempo, poi avendo anche degli amici, gli Avignonesi, altri produttori di vino, che hanno una tenuta nella zona, ho scelto di trasferirmi in questo luogo con maggiore convinzione.
- Il suo mercato preferenziale quale è?
I miei vini sono molto apprezzati, in particolare, negli USA, dove peraltro per seguire le vendite vi trascorro sei mesi l'anno, poi li commercializzo anche in Europa e qui da noi.
- Perché la scelta di Leuta come nome dei suoi vini?
Leuta è il toponimo della zona dove insistono le mie vigne (nei pressi di San Lorenzo ndr).
- Quest'anno che vino avremo?
Se la stagione dura così sarà un'annata molto buona, la vendemmia è già iniziata per noi, stiamo raccogliendo il Pinot Nero per la base dello spumante rosato. Poi fra una settimana o dieci giorni, se tutto procede bene, Merlot, poi Sirah e Malbec.
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