Sicurezza
Giovanni Grasso e una body cam
Introdurre le body cam per il personale sanitario nei contesti a rischio. Proposta forte del Presidente OPI Giovanni Grasso: “A mali estremi, estremi rimedi”. “È intollerabile che chi si impegna, professionalmente o volontariamente, per aiutare il prossimo sia soggetto ad aggressioni o furti come purtroppo è successo in questi giorni”. Il Presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche Giovanni Grasso interviene con durezza dopo l’ennesimo episodio che va a colpire il mondo dell’emergenza sanitaria. Il riferimento è al furto in ambulanza alla Croce Bianca e, ancor più direttamente, all'atteggiamento ostile di un 26enne verso il personale dell'emergenza, con intrusione nella Centrale operativa del 118 per tentare un furto, sventato dagli stessi operatori e dalla polizia. L'uomo è stato denunciato.
“Pur essendo convinto che l’opera di sensibilizzazione sia importante, e la campagna che abbiamo promosso con l’hashtag #Rispettachitiaiuta ne è stata una significativa dimostrazione, credo sia giunto il momento di dare agli operatori strumenti di dissuasione e di difesa personale – prosegue Giovanni Grasso. Propongo quindi di dotare i professionisti sanitari della nostra ASL che operano nei setting a rischio come l’emergenza o la psichiatria di body-cam, così come sta avvenendo in altre realtà in Italia. È una proposta della quale avevamo parlato già nel 2022 quando, in Senato, presentammo la nostra campagna per la sicurezza del personale sanitario. Mi rendo conto che è una proposta forte, ma a mali estremi, estremi rimedi”, conclude il Presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche Giovanni Grasso.
Ecco la cronaca di Greta Settimelli, per il Corriere di Arezzo, dei recenti fatti avvenuti ad Arezzo:
Una domenica sera da dimenticare e una notte decisamente agitata per il mondo dell’emergenza sanitaria ad Arezzo. Non per colpa delle tante chiamate al 112 una volta tanto, ma perché in due diversi episodi sono state prese di mira dai ladri, prima un’ambulanza della Croce Bianca, poi la sede della Centrale 118 di Arezzo.
A denunciare quanto accaduto era stata la stessa associazione di pubblica assistenza. Il ladro si è introdotto proprio nei garage dell’associazione, in via dell’Anfiteatro e da dentro un mezzo di soccorso ha rubato un tablet e uno zainetto.
“Hanno portato via un tablet e poi uno zainetto contenente farmaci, un casco e una radio - afferma Ernesto Ferrini vice presidente della Croce Bianca di Arezzo - non hanno un valore economico importante, ma è il gesto che colpisce: rubare dentro un’ambulanza. Noi siamo qui tutti giorni per il bene della collettività. Le cose che sono state rubate, servono per il soccorso”.
Il fatto è stato poi denunciato ieri mattina alle forze dell’ordine che stanno indagando.
Poche ore dopo, un altro episodio. Stavolta un tentato furto all’interno della Centrale 118 di Arezzo. La persona che si è resa responsabile di questo fatto era stata soccorsa proprio da un equipaggio della Croce Bianca di Arezzo mentre si trovava in un forte stato di agitazione e aveva aggredito verbalmente i volontari della Croce Bianca.
“Sì, i nostri operatori sono stati aggrediti verbalmente, per fortuna solo verbalmente da questo soggetto - conferma Paolo Laurita responsabile della comunicazione della Croce Bianca di Arezzo - è un fatto molto grave”.
Poi il tentativo di furto alla Centrale 118. Tutto è accaduto alle 21:30 circa di domenica sera. Per introdursi all’interno dei locali ha forzato le porte chiuse. Allertato dai rumori, il personale di servizio ha immediatamente avvisato le forze dell’ordine che, giunte sul posto, hanno bloccato il responsabile dell’effrazione. Si tratta di un 26enne con precedenti penali, denunciato per tentato furto.
“Una nottata movimentata, ieri notte che, anche se con danni limitati, ha creato qualche scombussolamento - ha commentato il Responsabile Area Dipartimentale Emergenza Territoriale 118 Simone Nocentini - la Centrale 118 è un luogo particolarmente sensibile e delicato, sia per le strumentazioni che ospita che per l’attività che in essa viene svolta e come tale ha bisogno di essere particolarmente tutelata. Naturalmente ci auguriamo che questi episodi non si ripetano più e ringrazio gli operatori per la prontezza d’animo e d’azione e le forze dell’ordine per il rapido intervento.” Non risultano danni a persone o cose, tranne per quanto riguarda le porte forzate per l’ingresso ai locali. Questo non sarebbe nemmeno l’unico episodio. “Sì, purtroppo non è il primo episodio - conferma Nocentini - occasionalmente siamo oggetto di queste sgradite visite. Abbiamo passato una nottataccia. Crediamo di non avere bisogno di ulteriori criticità rispetto a quelle che viviamo tutti i giorni e tutte le notti”.
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