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L'intervista

Ilaria Bidini compie 40 anni: le nuove sfide della paladina dei disabili e Cavaliere anti bullismo

Prende la patente e svela il progetto futuro. L'appello sulle barriere architettoniche. Ecco cosa si augura per la sua festa

Sara Polvani

17 Settembre 2025, 22:56

Ilaria Bidini compie 40 anni: le nuove sfide della paladina dei disabili e Cavaliere anti bullismo

Ilaria Bidini, paladina dei diritti dei disabili, Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica per la sua lotta al bullismo e al cyberbullismo, si racconta. Un tema, quello del bullismo, che ha segnato la vita di Ilaria fin dall’infanzia.
Ilaria ha una vita di battaglie alle spalle. Battaglie in cui non si è mai arresa e questo mai succederà.

Un carattere che si è costruita lottando ogni giorno contro pregiudizi e stereotipi, contro tutto ciò che non andava e la faceva soffrire.

Laureata in Scienze dell’educazione e della formazione presso il Dipartimento di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale di Arezzo dell’Università di Siena, è stata anche nominata nel 2018 dal Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom), insieme a Iacopo Melio, “comunicatore toscano dell’anno”. Il riconoscimento viene assegnato dal Corecom a giovani che si sono distinti nel comunicare e divulgare un tema di rilevanza sociale. L’aretina è affetta da una patologia invalidante e si batte da anni per i diritti dei disabili, contro i pregiudizi e gli stereotipi sulla disabilità, e contro il bullismo e la violenza in rete.

Nel giugno 2017 ha girato un video, diffuso sul web e in tv, in cui legge gli insulti ricevuti per mostrare la violenza a cui può arrivare un cyber-bullo. Alla sua vicenda e al ruolo dell’educazione per sconfiggere il bullismo ha dedicato la tesi di laurea, un lavoro seguito dalla professoressa Loretta Fabbri.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel 2017 ha assegnato l’onorificenza ad Ilaria "per il coraggio e lo spirito di iniziativa con cui ha pubblicamente denunciato i fenomeni di bullismo e cyber-bullismo di cui è stata vittima". A farle gli auguri per la sua Laurea nel 2018 all'Università di Siena ha trovato anche un telegramma dello stesso Presidente Mattarella, che già l'aveva scelta per nominarla cavaliere.

Ilaria Bidini è stata anche vincitrice nel 2019 del Premio Internazionale “Cristina Pavesi”, al quale non si era nemmeno iscritta. II Premio, dedicato alla legalità in memoria di Cristina Pavesi - la studentessa universitaria di 22 anni che il 13 dicembre 1990 fu l’unica vittima dell’esplosione che coinvolse il diretto Bologna-Venezia su cui viaggiava - è stato insignito due volte della Medaglia di rappresentanza della Presidenza della Repubblica dal presidente emerito Giorgio Napolitano ed elogiato dall’attuale presidente della Repubblica Sergio Mattarella attraverso una lettera indirizzata alla sua ideatrice ed organizzatrice, Oriana Boldrin, presidente dell’associazione culturale “Mondo di Carta”. Un evento insieme promosso, tra gli altri, da Libera, Auser e da Comune di Campolongo.

A convincere la giuria, presieduta dal magistrato antimafia Antonio Sabella, invece, la sua tesi di laurea “Sconfiggere il bullismo. Il contributo dell’educazione”. Ilaria era stata già contattata in precedenza dagli organizzatori del premio proprio perché la sua tesi di laurea era piaciuta molto. La tesi di Ilaria Bidini è stata esposta anche nel locale Museo della Legalità a Campolongo Maggiore, in provincia di Venezia.

- Cavaliere della Repubblica per l’impegno contro il bullismo. A che punto siamo?

Secondo me c'è ancora tanto da fare, personalmente io su questo campo vorrei lavorare di più. Per me è una soddisfazione quando un ragazzo/ragazza o un bambino/bambino mi dice che grazie alla mia testimonianza gli ho trasmesso tanta forza. Al momento con le scuole sono ferma purtroppo, ma cerco di sensibilizzare attraverso i social.

- Quante difficoltà si incontrano ancora ad Arezzo per le barriere architettoniche?

Molte, non ho notato grandi cambiamenti in merito alle barriere architettoniche, vorrei dare la mia massima disponibilità per parlarne e fare qualcosa di concreto. Arezzo dovrebbe prendere esempio da altre città perché in questo è molto indietro. Si potrebbe ad esempio utilizzare la tecnologia come ha fatto il mio amico Domenico Passalacqua di Lucca per mappare tutte le barriere architettoniche di Arezzo.


- Quali progetti e iniziative sta portando avanti contro il bullismo?

Sensibilizzo con i miei canali tiktok, YouTube e facebook creando contenuti sul bullismo, cyberbullismo e smonto il pregiudizio e le barriere mentali. Nonostante abbia tante persone contro, ne ho molte di più che mi sostengono che ringrazio.

- Il 18 settembre sarà il suo 40esimo compleanno, quale regalo vorrebbe?

Non saprei, non mi manca niente, mi piace festeggiare con tutti i miei amici e la mia famiglia. Se la vita mi vuole fare un regalo che mi dia un po' più di pazienza! 40 anni comunque sono un bel traguardo e spero di poter "rompere le scatole" ancora per tanti anni!

- Come paladina dei diritti dei disabili, vuole lanciare un appello?

Lancio un appello al Comune di Arezzo affinché si impegni di più perché le persone disabili hanno gli stessi diritti delle altre e credo che anche tra associazioni dovremmo stare più uniti e collaborare.

- Impegni futuri?

Porto avanti i miei impegni, prossimamente mi auguro di poter prendere la patente per essere ancora più autonoma e indipendente. In realtà ho un progetto un po' segreto ma a voi lo svelo volentieri, mi piacerebbe una volta presa la patente ricreare il pulmino contro il bullismo per portare il mio messaggio e la mia testimonianza nelle scuole di tutta Italia. Lo so sono ambiziosa, ma altrimenti che cavaliere sarei?

PROFILO

Ilaria Bidini, aretina, nata il 18 settembre 1985, si è laureata in Scienze dell’educazione e della formazione presso il Dipartimento di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale di Arezzo dell’Università di Siena. È stata nominata nel 2017 dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica per la sua lotta al bullismo e al cyberbullismo e Comunicatore toscano dell’anno nel 2018 dal Corecom.

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