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Inganno del finto incidente

Due donne si fingono appartenenti ai Carabinieri e truffano due anziane: inseguite per 30 km e arrestate con gioielli per 45 mila euro

Gli imbrogli in Emilia e lo stop in Valtiberina: sono una quarantenne e una 15enne

Alessandro Cherubini

19 Settembre 2025, 13:44

Truffe agli anziani

La refurtiva delle truffe agli anziani

I Carabinieri di Sansepolcro hanno smascherato una truffa ai danni di due anziane pensionate, recuperando 500 grammi di gioielli in oro dal valore di circa 45 mila euro e 500 euro in contanti. Le truffatrici, due giovani donne, avevano finto di essere Carabinieri per impaurire le vittime e ottenere oro e denaro con una storia falsa che vedeva i figli delle anziane coinvolti in un grave incidente stradale con un bambino di quattro anni.

Le vittime, residenti a Imola e Lugo, erano state convinte della necessità di pagare una cauzione per evitare la detenzione dei figli. Una delle truffate, però, ha annotato targa e modello del veicolo usato dalle finte donne dei Carabinieri e ha denunciato il fatto ai veri militari.

I Carabinieri di Sansepolcro, allertati dai colleghi emiliani, hanno intercettato l’auto delle due donne sulle strade vicino a Sansepolcro. Dopo un inseguimento di circa 30 chilometri, durante il quale le fuggitive hanno speronato l’auto dei militari per tentare di sfuggire, le forze dell’ordine sono riuscite a bloccarle oltre Città di Castello.

All’interno del veicolo, nascosti tra sedili e cassettini, sono stati recuperati i gioielli e il denaro appartenenti alle vittime. La maggiorenne, sui 40 anni,  stata arrestata, mentre la minorenne, 15 anni, affidata ai servizi sociali. Le due, provenienti dalla Campania, dovranno rispondere di resistenza a pubblico ufficiale e di truffa davanti alle autorità giudiziarie competenti. Stando alla ricostruzione la prima era colei che telefonava alle vittime facendo credere loro dell'incidente, poi la giovanissima andava a casa.

Il giudice monocratico del Tribunale di Perugia ha convalidato l’arresto nella giornata odierna, disponendo per la donna arrestata l’obbligo di dimora nel comune di residenza.

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