Sabato 18 Ottobre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

Dopo le elezioni regionali

Salvini più Vannacci uguale flop, Mario Agnelli: "Lega ora devi scegliere". E il sindaco non vedrebbe male Casini (Pd) nella giunta di Giani

Dopo il voto il sindaco di Castiglion Fiorentino tra riflessioni e auspici. La sanità e il ponte per il quale continua a battersi

Luca Serafini

17 Ottobre 2025, 07:43

Mario Agnelli

Mario Agnelli parla dopo le regionali alle quali non ha partecipato

La partita delle regionali non l'ha giocata, è rimasto in tribuna. Per scelta del centrodestra e sua. Mario Agnelli ha preferito la fascia da sindaco di Castiglion Fiorentino ad altre mire e forse aveva fiutato già l'aria che tirava. Nelle ore calde delle elezioni, ha postato immagini di Lampedusa. Il commento social sulla vittoria di Eugenio Giani si limita a osservare che i toscani non vogliono cambiare. Una presa d'atto, con auguri di buon lavoro al presidente. Così siamo noi a chiedergli di più. E Agnelli non si sottrae.

- Partiamo dalla “sua” Lega. Vannaccizzare il partito di Salvini ha fatto mantenere voti, in una fase calante oppure li ha fatti perdere?

Per me la Lega si è indebolita. Sono due entità che hanno cercato di unirsi, con fatica, e il risultato è che non si sono unite, non c'è stata una sommatoria, ma si è creata una situazione fratricida.

- Quindi?

O le parti si avvicinano o meglio che ognuno vada per la sua strada.

- Dell'esito del voto cosa la preoccupa di più?

Intanto è triste pensare che meno della metà dei toscani è andata a votare. Sul risultato, dico che non vedo particolari elementi di novità. Nella città di Arezzo il centrosinistra dovrebbe esprimere profili per avere un peso sulla governance della Regione, ma così non è. Si vedono invece questi numeri spropositati che vengono dal Valdarno: il territorio, certamente, fa parte della provincia, ma il dato sposta ancora una volta l'asse verso Firenze.

- Solo due consiglieri regionali (Boni del Pd e Veneri di FdI), si parla di possibile assessore aretino per compensare.

Rappresentanti in Regione fini a se stessi non mi interessano, abbiamo già dato. Non conta il numero, ma la qualità e il peso che possono esercitare. Questo peso no, finora, per quanto riguarda gli interessi di Arezzo e della Valdichiana mi pare non sia stato sufficiente.

- Girano nomi nel toto assessori.

Io dico con tutta chiarezza che se nella giunta regionale dovesse avere spazio Roberta Casini (sindaco di Lucignano, del Pd) peggio non sarebbe.

- Cosa cambia ora, passate le elezioni, per chi amministra un ente locale?

Ho sempre considerato un mio eventuale impegno per le regionali incompatibile con il ruolo di sindaco di un comune, che per la terza volta mi è stato affidato. Non avevo maturato l'idea di poter abbandonare il comune per fare il consigliere regionale. Detto questo, dopo l'ubriacatura collettiva dell'ultimo periodo, fatta di messaggi insistenti sulle chat, da sinistra a destra, un tam tam enorme, ora dobbiamo tornare alla nostra realtà, con molta lucidità, a riflettori spenti, e pensare ai nostri cittadini, con le armi che abbiamo, a partire dai parlamentari a disposizione.

- Ma con lei candidato, il risultato della Lega e del centrodestra sarebbe stato diverso?

Non spetta a me dirlo, ma è normale che uno come me, al terzo mandato da sindaco, possa essere portatore di voti. Ma un conto è il successo personale e un conto se esiste una coalizione con un progetto mirato. Invece mi pare ci sia stato molto, anzi troppo, individualismo. Aggiungo un altro aspetto, sul risultato del centrodestra. Il nostro candidato presidente, Alessandro Tomasi, da noi non si è mai visto. È mancato il tempo, probabilmente, per una campagna elettorale ristretta che forse ha avvantaggiato il candidato del centrosinistra, il presidente uscente.

- Si è visto invece Matteo Salvini, che ha ribadito Creti come luogo per la stazione alta velocità.

Ma io su questo vorrei dire che Toscana e Umbria hanno presidenti del centrosinistra e non sono spettatori: Giani è rimasto, Proietti ha sostituito Tesei. Quindi, al di là dell'indicazione tecnica del ministero, le due regioni hanno voce in capitolo, eccome. Sta a loro esprimersi chiaramente e indirizzare, non subire la scelta.

- Cosa si aspetta dalla Regione come risposte prioritarie?

Mi aspetto che con questo nuovo corso di Giani - la mia sarà utopia - la sanità sia meno politicizzata, fornisca più servizi e migliori. Penso in particolare all'ospedale della Fratta e al ruolo chiave che potrebbe avere, appunto, Roberta Casini: sarebbe un baluardo a difesa e per il miglioramento dell'ospedale. E poi, sul fronte delle infrastrutture, tra i tanti temi ce n'è uno sul quale mi batto e mi batterò...

- Il ponte di Cesa sulla provinciale?

Esatto. Che la Regione dia una mano al povero Polcri, presidente della Provincia, su questa situazione insostenibile. Che sia adeguato quello esistente o che ne sia realizzato uno nuovo. Non ho archiviato il fascicolo ponte a Cesa, ogni settimana arrivano segnalazioni da aziende che non riescono a transitare con i loro camion. È una struttura inadeguata per un collegamento essenziale verso l'autostrada.

- Comune di Arezzo. C'è da scegliere il candidato sindaco del centrodestra.

È vietato perdere tempo. Ero abbastanza preoccupato prima e rimango dello stesso avviso ora. È vero che c'erano di mezzo le regionali, ma questo tavolo del centrodestra sul Comune del capoluogo dovrebbe essere già ben avviato e invece non lo è. Non conosco nel dettaglio le dinamiche, a partire dalla disponibilità di Veneri, dico solo che l'esperienza di Tomasi insegna che il centrodestra ha bisogno di muoversi per tempo, e il candidato deve essere in condizione di conoscere bene i problemi e le risorse del territorio.

- Torniamo infine alla Lega indebolita: 9,31% a Castiglioni ma 4,38% in Toscana, 5,19% in provincia.

Io non sono né del mondo al contrario né del mondo al dritto. Ho aderito a un movimento che ha al suo interno svariate componenti, sensibilità e visioni. Ritengo opportuno che ci sia tra Salvini e Vannacci, e dei loro sostenitori, il chiaro riconoscimento dell'uno sull'altro.

- Una news castiglionese?

Come amministrazione siamo molto impegnati su più fronti. Intanto in paese, dopo Marky Ramone, è giunta un'altra star americana, Cristina Baransky, che ha scelto Castiglion Fiorentino e questo ci fa molto piacere.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie