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Arezzo

Sindaco: nel toto candidati sale Ceccarelli e scende Veneri. Agnelli ipotesi suggestiva ma reale. Lucia Tanti c'è

Luca Serafini

01 Novembre 2025, 06:36

Il borsino

Il borsino in vista delle amministrative 2026

L'altalena delle amministrative di Arezzo - il “chi sale e chi scende” - oscilla in modo del tutto opinabile e con variazioni repentine. Quindi la raffigurazione del momento è più che virtuale. Stavolta nel nostro borsino partiamo dal centrodestra dove Gabriele Veneri, riconfermato consigliere regionale, è collocabile più su Firenze che su Palazzo Cavallo.

Così si registrano movimenti in chiave alternativa. Da un lato la coalizione a traino Fratelli d'Italia potrebbe calare sul piatto il nome di esponente del mondo dell'industria o delle professioni, di appeal e unificante. La rosa è top secret. Ma dopo la partecipazione all'assemblea di FdI, sono in ascesa pure le quotazioni di Mario Agnelli sindaco di Castiglion Fiorentino, sogno di molti non da ora. Ipotesi definita “suggestiva” nello stesso centrodestra, che però continua ad aleggiare. Appartiene alla Lega, Agnelli, ma piace al partito della Meloni, è stato in Forza Italia e incarna il modello di sindaco pop e attrattivo che parecchi invocano. Per lui sarebbe il balzo in avanti dopo tre legislature castiglionesi e il mancato approdo nei consessi regionali o nazionali. Certo che nella coalizione un candidato pescato all'esterno delle mura di Arezzo, per quanto portatore di consensi, non è ben visto da tutti. Sarebbe uno smacco.

Nell'area civica che da Ora Ghinelli deve diventare Ora “x” resta forte il nome di Lucia Tanti, donna del fare che coniuga in questa fase l'impegno civico, appunto, con sguardo nazionale su Forza Italia partito col quale ha riallacciato. Nel centrodestra brilla meno il nome del commercialista Giovanni Grazzini, che gode di stima generale, mentre si continua a parlare seppur con minor vigore di Marcello Comanducci, ex assessore, collegato ad un altro ex della prima giunta Ghinelli, Gianfrancesco Gamurrini.

C'è poco tempo da perdere e FdI indica i tempi: tavolo di coalizione prima di Natale per lavorare bene nell'ultimo scorcio di amministrazione (da qui a primavera) e per la scelta del candidato. Ma se il tavolo si rompesse con varie forze civiche in corsa da sé? Sarebbe uno scenario interessante con dinamiche particolari in quel mondo moderato dove gli interpreti sono motivatissimi. Marco Donati, che da un pezzo è in campagna elettorale tra la gente, con parti del centrosinistra che tentano la ricucitura; Stefano Tenti che si è detto disponibile alla candidatura a sindaco.

Questi ultimi giorni hanno segnato un rilancio di Vincenzo Ceccarelli (anche lui come Agnelli, va detto, non aretino doc, ex sindaco di Castel San Niccolò) che appare tonico e pronto all'eventuale sfida. Nelle dinamiche in corso incideranno le decisioni ormai imminenti sulla giunta regionale di Eugenio Giani, con il Pd che punta i piedi per dare valore ad Arezzo. Vediamo cosa succede. Completa il quadro delle amministrative 2026, per ora, la candidatura di Michele Menchetti come voce fuori dal coro.

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