Domenica 14 Dicembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

Verso il voto 2026

Corsa a sindaco, Ralli (segretario comunale Pd): "Più opzioni, nessun veto su Marco Donati". Il punto della situazione

Tutti i nomi in bazzica e i movimenti nel Cantiere progressista che lavora all'alternativa e nell'alleanza che governa la città

Luca Serafini

14 Dicembre 2025, 07:53

Ralli e Croci

Luciano Ralli, segretario comunale Pd e Barbara Croci segretario provinciale

Vincenzo Ceccarelli, Stefano Tenti, Franco Vaccari. Oppure Marco Donati, a fronte di un accordo. O ancora un mister x/lady x nascosto/a nel cilindro. Giochi ancora aperti ad Arezzo su chi sarà il candidato sindaco del centrosinistra. Andiamo in pressing su Luciano Ralli, segretario comunale del Pd, già consapevoli di non avere la risposta al quesito del momento.

- Normale che ancora non ci siano persone che si allenano a fare il sindaco e che la gente possa conoscere? La primavera elettorale non è lontana.

La cosa non mi meraviglia, peraltro siamo in un periodo particolare dell'anno. Vedrete, dopo la Befana inizierà un'attività importante, ci sarà una forte accelerazione. Come Pd da più di un anno ci siamo messi al servizio di una costruzione alternativa al centrodestra oltre a fare opposizione. Il cantiere del cambiamento è al lavoro. Ci sarà un percorso partecipato, di ascolto e proposta.

- Farete le primarie?

Ci sono altri strumenti, nuovi. Vedrete.

- Per Arezzo meglio un sindaco che viene dalla politica o dalla società e dalle professioni?

L'importante è che sia un sindaco che abbia competenze e si metta al servizio del Comune 24 ore su 24. Di questo c'è bisogno. Con una visione di prospettiva che Ghinelli non ha avuto. La nostra è una realtà complessa, dove ci sono le imprese che devono competere a livello mondiale e vanno supportate, ma dall'altro lato si deve tener conto di quelli che non ce la fanno. Povertà economiche, abitative, fragilità. E ci sono 26 mila cittadini sopra i 65 anni. Oltre alle giovani coppie che hanno bisogno di servizi e al problema del disagio tra le nuove generazioni.

- C'è un prima e dopo la Città del Natale: Arezzo viene mostrata anche sui social grigia ai tempi del centrosinistra, luminosa, attrattiva e invasa dalla gente dopo la cura del centrodestra.

Nelle classifiche nazionali della qualità della vita Arezzo perde posti. Eppure questa amministrazione è stata fortunata ricevendo 80 milioni dal Pnrr, che i partiti di governo non volevano, e 15 milioni dal bando periferie. La Città del Natale poggia sul fortunato format di una associazione di categoria. Diciamo che sono inciampati in eventi positivi, ma progettualità e innovazione con i fondi Pnrr zero. Il nido sì, quello è stato fatto, ed è da apprezzare. Al contrario la Regione Toscana ha usato le risorse per la riprofilatura dei torrenti rispetto al rischio idrogeologico e potenziato la sanità territoriale. Come opere, mi pare che ancora ad Arezzo siano in corso quelle di cui si parlava 10 anni fa, all'inizio del primo mandato di Ghinelli e di alcune, caserma di via Filzi e rotatoria di via Fiorentina, non ne vedremo la conclusione prima del voto.

- Campo largo davanti al centrodestra alle regionali, però alle comunali vi serve un campo larghissimo. Ma con Marco Donati non riuscite proprio a stringere un'intesa?

Sono testardamente determinato a creare la più alta alternativa a questa amministrazione. Sono convinto che ci siano le condizioni perché il lavoro fatto dentro e fuori il consiglio comunale, come opposizioni, è coerente. Credo che con Scelgo Arezzo si possa andare nella stessa direzione. Poi va trovato il candidato che rappresenti questa vasta coalizione progressista e civica.

- Non lui?

Nessun veto su nessuno. Una delle regole del cantiere progressista è non porre veti sulle forze politiche di area né sui candidati. A gennaio decideremo.

- Cinque anni fa lei non riuscì: non funzionò lei o l'alleanza?

Giudizi su me stesso non li devo dare io. E' stata un'esperienza di cui far tesoro. L'alleanza allora era stretta. Un sindaco che si ripropone ha grande forza e diciamo pure che l'assenza di Ghinelli dalla città si è vista di più nel secondo mandato. Oggi, dopo il dato delle regionali e in base al sentire generale, si parte alla pari. Poi si vedrà.

- Se riuscirete, lei avrà un ruolo amministrativo?

Io sto in seconda fila, lavoro per la costruzione di questa alternativa progressista per riprendere il Comune. Arezzo merita di più.

- Ognuno pensa a casa sua, ma come vede la situazione nel centrodestra?

La scelta del nostro candidato non risentirà di quello del centrodestra. Sulle loro cose non entro, rilevo che se dopo 10 anni si cercano candidati fuori dal gruppo degli assessori, questo la dice lunga del giudizio dello stesso centrodestra sull'operato dell'amministrazione e di come la giunta sta concludendo il mandato.

- Ceccarelli e Tenti disponibili, poi circolano i nomi di Peruzzi e Vaccari. Come avviene la scelta del candidato?

Tutte personalità importanti, conosciute, con ottimo curriculum professionale, politico, imprenditoriale. Da parte nostra non c'è ancora alcuna indicazione, ma valuto positivamente che ci sia chi è disposto a dedicarsi alla città perché fare il sindaco è un impegno serio. La decisione sul candidato spetta alla coalizione, dopo un percorso nel quale sentiremo anche la cittadinanza. E sarà un percorso nuovo che spero possa stupire positivamente.

- Non nelle segrete stanze quindi?

No e in linea con il rinnovamento generazionale che il Pd ma tutte le forze della coalizione, hanno intrapreso. E verranno fuori anche figure femminili.

IL PUNTO

Non hanno fretta i due schieramenti che si daranno battaglia alle prossime elezioni amministrative. Nel centrodestra è tutto in stand by in attesa delle risposte da parte dell’avvocato Piero Melani Graverini e di uno tra Marcello Comanducci o Gianfrancesco Gamurrini. Una volta pervenute le disponibilità, queste verrebbero passate al vaglio, insieme al nome del vice sindaco Lucia Tanti, in un percorso di valutazione territoriale ma anche regionale, con attenzione agli equilibri tra i vari partiti da rispettare. In discesa, negli ultimi giorni, l’ipotesi legata all’asso castiglionese Mario Agnelli. A ieri non risulta che la situazione si fosse sbloccata. Obiettivo è allargare il perimetro anche al mondo civico che vede in Comanducci e Gamurrini dei riferimenti, ma anche in altre direzioni.

Domani intanto uno dei partiti della coalizione che governa il Comune, la Lega, celebra il suo congresso comunale. Il segretario attuale Federico Rossi, salvo colpi di scena dovrebbe mantenere il suo ruolo. Dopo la deludente prova alle elezioni regionali, il partito di Matteo Salvini cerca rilancio e brillantezza, mentre deve risolvere al suo interno il problema della doppia anima ormai evidente: la linea ortodossa legata al leader nazionale e vice premier Salvini, la linea del generale Roberto Vannacci.

Nel centrosinistra che nei giorni scorsi si è trovato anche in un contesto conviviale, a Pieve a Quarto, per la cena degli auguri, Vincenzo Ceccarelli esattamente come mesi fa è nella posizione di disponibile ma inevitabilmente anche ingaggiabile in Regione data la sua esperienza; Stefano Tenti non molla, mantenendosi al servizio, in caso, del campo largo; il nome di Franco Vaccari padre di Rondine piace ed è di altissimo profilo; Paolo Peruzzi è espressione di una storia di valore nel sociale e nel mondo del lavoro. Il Pd è attraversato da numerose aree con opinioni diverse. Un tema divisivo è “con Donati o senza Donati”. La più logica delle alleanze non trova cemento, con FdI che strizza l’occhiolino dall’altra parte. Il quadro ancora indefinito ha un sicuro candidato sindaco - per sua dichiarazione - e cioè Michele Menchetti, di Indipendenti per Arezzo.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie