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Corsa a sindaco, Melani Graverini alle iniziative del sì e del no sulla giustizia. "E non ho firmato contro le torri". Intanto sale Polci

Il centrodestra e la ricerca del candidato per il dopo Ghinelli alla guida del Comune di Arezzo

Luca Serafini

22 Dicembre 2025, 07:32

Melani Graverini

L'avvocato Melani Graverini alle iniziative del sì e del no

, sono andato alla presentazione del comitato per il no al referendum sulla riforma della giustizia. Ma poi sono andato anche al comitato del sì, nell'ottica di ascoltare e incontrare giudici e colleghi con i quali condivido ogni giorno il lavoro in tribunale”.

Piero Melani Graverini, l'avvocato al quale il centrodestra ha chiesto la disponibilità per l'eventuale candidatura a sindaco, risponde così alla nostra domanda. “Ho visto che mi hanno paparazzato ovunque sui social...” sorride Graverini riferendosi alla sua partecipazione all'iniziativa alla Casa dell'Energia, organizzata dal gruppo che contesta la riforma del governo Meloni che sarà oggetto a primavera del referendum confermativo. La presenza di Graverini all'evento di “quelli del no”, ha suscitato perplessità in ambienti del centrodestra, del tipo: ‘ma come, Fratelli d'Italia lo propone come primo cittadino e lui va ad un incontro di segno opposto...’.

“Credo che non ci sia niente di male a sentire le varie opinioni per farsi un parere e mi spiace che questo tema sia diventato terreno di scontro politico” riprende Graverini. “Per quanto mi riguarda, la separazione delle carriere che molti come me ritengono già in atto, andrà poi disciplinata con delle norme. Da ogni parte si è riconosciuto che degli interventi fossero necessari, se poi la normativa proposta dal governo e sottoposta a referendum sia la soluzione migliore, non posso assolutamente dirlo. Se il sì prevarrà lo vedremo sul campo”.

Ma a far alzare le sopracciglia di alcuni appartenenti al centrodestra aretino, c'è pure un'altra questione, di carattere locale, sulla quale la coalizione è schierata compatta: le Torri di via Giotto, i palazzi che in base alla variante adottata in consiglio comunale tra le contestazioni dei residenti, dà il via libera all'edificazione di due nuovi palazzi nell'area oggi verde di via Tiziano. “No, io non ho firmato la petizione contro le torri, anche se è una zona vicina a dove abito e che necessita di interventi” puntualizza Graverini, che non si scompone dinanzi a questo aspetto, rivendicando ad ogni modo libertà di sensibilità e di opinione.

Per il resto, l'avvocato rimane onorato e lusingato per la proposta ricevuta. In questi giorni ha ricevuto molti consensi e riconoscimenti dagli aretini. Ma una scelta di questi tipo, deporre la toga ed entrare nell'agone della politica, non è di poco conto. La risposta non arriverà, pare, prima di Natale.

Dopo il panettone il centrodestra darà un'accelerazione al percorso per individuare il candidato del dopo Alessandro Ghinelli. Come figura di spicco del mondo delle professioni, alternativa ad un Graverini che temporeggia, tra le ipotesi si pensa al dottore commercialista Carlo Polci. Ha 69 anni, è presidente di Nuove Acque e lo è stato di Atam, ha un lungo e importante curriculum, proviene quindi dalla società civile, ma conosce il mondo della pubblica amministrazione.

Le altre ipotesi sono quelle che portano ad uno tra Marcello Comanducci e Gianfrancesco Gamurrini (contattati dal centrodestra e invitati a proporsi), e il nome di Lucia Tanti, indicato da centristi e Forza Italia e dal sindaco uscente Ghinelli che un suo peso lo ha, anche perché fino a primavera può esercitare i suoi poteri in termini di scelte e di nomine.

Tutto rinviato a dopo l'Epifania nel centrosinista. Il campo largo non pullula di aspiranti candidati, tolti Vincenzo Ceccarelli e il dottor Stefano Tenti. La prossima decisione dell'alleanza sul profilo del candidato farà cadere uno dei due: si punta su un politico o su una figura esterna alla politica? Snodo cruciale con ciò che ne consegue. Mai tramontata - tra possibilisti e contrari - la saldatura con il civico Marco Donati.

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