Il giornalista
Delitti in famiglia è uno dei programmi di cronaca nera più interessanti della televisione italiana. Alla conduzione c'è Stefano Nazzi, autore del seguitissimo podcast Indagini. Chi è Nazzi? Proviamo a conoscerlo meglio. Nato a Roma il 22 ottobre 1961, vive a Milano. La sua carriera giornalistica è iniziata nel mensile Class e nel settimanale MF Milano Finanza, per poi proseguire con scritti sul turismo per Bell'Europa e contributi ai periodici del Gruppo Mondadori. È diventato giornalista professionista nel marzo del 1991.
Nel 2002 assume il ruolo di vicedirettore del magazine Donna, alla direzione c'è Daria Bignardi. Se ne va dopo tre anni per unirsi alla redazione di Gente, dove inizia ad occuparsi principalmente di cronaca nera. Ancora un cambiamento di direzione a luglio 2021. Stavolta sceglie Il Post dove lancia il suo podcast Indagini. Un contenuto innovativo e particolarmente interessante, dove racconta le indagini e i processi legati a eventi di cronaca noti e meno noti, con uno stile sobrio, senza la necessità di ricorrere ai sensazionalismi. Il podcast piace, guadagna velocemente popolarità e colleziona riconoscimenti, tra cui quello agli Italian Podcast Awards nel 2023.
Ma dal 2023 Nazzi si dedica anche alla televisione. Con Delitti in famiglia racconta e analizza omicidi avvenuti nel contesto familiare. Dopo il successo della prima edizione, a fine ottobre 2024 scatta la seconda. Materiali originali, interviste particolari, nuovi spunti e riflessioni sono alla base del programma, molto seguito e apprezzato.
Ma Stefano Nazzi è anche scrittore. Tre i libri pubblicati fino ad ora: Kronaka: Viaggio nel cuore oscuro del Nord; Il volto del male e Canti di Guerra. Conflitti, vendette, amori nella Milano degli anni Settanta. Anche in questo caso contenuti di cronaca. Nel podcast Indagini ha trattato tra gli altri i principali casi italiani, tra questi l'omicidio di Marco Vannini; il killer delle fidanzate, Luca Delfino; il caso di Chiara Poggi; Figli di femminicidi; il Caso di Enzo Tortora, Cogne.
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