Il critico d'arte
Vittorio Sgarbi in una curiosa foto della passata campagna elettorale
Opere d'arte da favola. Autentici capolavori. Quadri e sculture che valgono milioni di euro. Vittorio Sgarbi, noto critico d'arte e politico italiano, nel corso degli anni ha accumulato una collezione privata di straordinario valore, conosciuta come la Collezione Cavallini Sgarbi, in onore di sua madre, la signora Rina Cavallini. Questa collezione non è solo un insieme di opere d'arte, ma rappresenta anche un viaggio attraverso la storia dell'arte italiana dal Quattrocento all'Ottocento.
La collezione comprende opere di artisti di grande prestigio come Guercino, Ribera e Lotto, con oltre 500 opere esposte nel corso degli anni in diverse mostre itineranti. La prima esposizione significativa è stata inaugurata nel 2016 a Palazzo Campana ad Osimo e da allora ha viaggiato in vari luoghi, tra cui Cortina d’Ampezzo e Trieste.
La mostra più recente, intitolata Dal Rinascimento al Neoclassico, è stata allestita al Castello di Novara, dove le opere sono state accolte con grande entusiasmo dal pubblico. Sgarbi stesso ha descritto il collezionismo come un'espressione della vanità della vita. Ha sottolineato più volte l'importanza di possedere e condividere bellezza artistica. La sua collezione è frutto di una caccia amorosa all'arte, che riflette non solo il suo gusto personale ma anche una profonda ricerca estetica.
Le opere sono disposte in modo da creare un'atmosfera intima, simile a quella di una collezione privata, permettendo ai visitatori di immergersi completamente nell'arte. Tra le opere più emblematiche della collezione ci sono i busti di Giovanni Antonio Cybei, che Sgarbi considera tra i suoi artisti preferiti. Questi busti sono stati collocati in spazi prestigiosi della sua dimora romana e sono stati oggetto di attenzione anche in produzioni artistiche come il cortometraggio Belle di Notte, diretto da sua sorella Elisabetta Sgarbi. Attraverso questi lavori, Sgarbi non solo celebra l'arte ma invita anche a riflettere sulla sua importanza nella cultura contemporanea.
Rina Cavallini, la mamma di Sgarbi, è scomparsa nel 2015. Ha avuto un ruolo fondamentale nella creazione della collezione che oggi porta il nome della famiglia. La passione per l'arte è stata trasmessa proprio da Rina a Vittorio sin dalla giovane età. Sgarbi ha descritto sua madre come una figura centrale nella sua vita e nel suo percorso artistico, affermando che "si fece prolungamento del mio pensiero e della mia vita". Non solo opere d'arte tra le passioni di Vittorio Sgarbi. Nel corso degli anni ha collezionato libri antichi, costruendo una biblioteca di 280 mila volumi, tra cui alcuni antichi e rari, come, ad esempio, tutte le prime edizioni degli scritti di Giorgio Vasari.
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