L'editoriale
Uno scorcio della mostra alla Casa dell'Energia
Esattamente 40 anni fa, un nuovo giornale faceva la sua comparsa nelle edicole di Arezzo. Si chiamava Corriere Aretino, poi divenne Corriere di Arezzo, ma lo spirito era lo stesso: raccontare la città e la sua provincia con la voce di chi la vive ogni giorno. Oggi, quel giornale celebra un traguardo importante. E lo fa con la consapevolezza di essere rimasto fedele alla sua missione: essere lo specchio di un territorio, il suo diario quotidiano, il luogo dove gli aretini si ritrovano per capire, confrontarsi, discutere. Quaranta anni non sono solo un numero, ma un intreccio di storie, volti, battaglie, successi e trasformazioni. Quando nel 1985 il Corriere Aretino vide la luce, fu il primo quotidiano nato dall’esperienza del Corriere dell’Umbria, il giornale fondato l’anno prima da Leonello Mosca, imprenditore eugubino che sfidò ogni previsione con un’idea considerata, all’epoca e da molti, folle: creare un sistema di quotidiani locali indipendenti, radicati nel territorio ma capaci di guardare lontano. E il Corriere di Arezzo è sempre stato questo: un giornale autonomo, pensato e realizzato nel cuore della città, con una sua vera prima pagina, con una redazione composta da giornalisti, corrispondenti e collaboratori che conoscono ogni angolo della provincia e ogni sfumatura della sua realtà. Un quotidiano che ha attraversato l’era della carta stampata e quella della rivoluzione digitale senza mai perdere la sua identità, restando al fianco dei Lettori con cronache, inchieste, voci della comunità.
Dal 2005 il Corriere di Arezzo è anche online, con un sito che abbiamo rinnovato lo scorso anno per mantenere un filo diretto con i suoi lettori, offrendo un’informazione che non si ferma mai. Perché il giornalismo locale non è solo racconto, è presenza, dialogo, servizio. È dare spazio alle storie di tutti, dai grandi eventi agli episodi di vita quotidiana, dallo sport alle lettere dei lettori, dalle criticità da risolvere alle eccellenze da valorizzare. Ma il Corriere di Arezzo non è solo un giornale locale. È una testata di informazione indipendente che non si accontenta di guardare dentro i confini della provincia, ma tiene lo sguardo aperto sul mondo. La cronaca nazionale e quella internazionale, le dinamiche politiche ed economiche, le scelte dell’Unione Europea che influenzano la nostra vita quotidiana: tutto questo trova spazio nelle sue pagine, perché essere radicati in un territorio non significa essere chiusi, ma saper leggere la realtà con una prospettiva più ampia.
Dal 2023, con il passaggio di proprietà alla famiglia Polidori, il Corriere di Arezzo ha vissuto (e continua a vivere) un’importante stagione di rilancio. Rilancio che ha interessato tutto il Gruppo Corriere: sette redazioni e uffici di corrispondenza riaperti nelle province di Arezzo, Perugia, Terni, Siena e Grosseto; un aumento delle foliazioni; nuove assunzioni di giornalisti e collaboratori; la ripresa delle pubblicazioni, on line, del Corriere di Maremma, testata che per otto anni aveva sospeso le pubblicazioni. Tutto questo grazie a un editore di Città di Castello che crede nella forza dell’informazione locale, nella sua capacità di essere radicata e al tempo stesso ambiziosa, vicina ai Lettori ma aperta al confronto con il mondo.
In questi quarant’anni, il Corriere di Arezzo è stato anche una scuola di giornalismo: da qui sono passati molti professionisti che oggi hanno lavorato e che ancora lavorano in testate anche di rilievo nazionale. E chiunque abbia fatto parte di questa redazione, anche solo per un breve periodo come me, sa di aver vissuto un’esperienza unica. Oggi, in una giornata così speciale, il ringraziamento va a chi ha reso possibile tutto questo: ai giornalisti di ieri e di oggi; ai collaboratori instancabili; ai poligrafici che hanno lavorato con le tecnologie di un tempo e con quelle di oggi; ai fotografi. E agli edicolanti. Ma, soprattutto, il grazie più grande va a Voi, i Lettori, che ogni mattina scelgono il Corriere di Arezzo per informarsi, capire, riflettere.
Perché il segreto di questi quarant’anni è uno solo: esserci. Sempre. In edicola, online, nel cuore della città. E continueremo a esserci. Perché Arezzo merita un giornale che racconti la sua storia, giorno dopo giorno. E che faccia sentire forte la voce della città e del territorio anche nei palazzi di Firenze e di Roma dove vengono spesso fatte scelte determinanti anche per la vita degli aretini.
sergio.casagrande@gruppocorriere.it
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