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IL CASO

Arezzo, due società sportive in lizza per il crossodromo di Ponte alla Chiassa

Francesca Muzzi

11 Maggio 2025, 04:35

L'assemblea a Ponte alla Chiassa

L'assemblea a Ponte alla Chiassa con i residenti

Ci sono due società sportive in lizza per il crossodromo di Ponte alla Chiassa. Sono la Steels Motocross di Castiglion Fiorentino e il Motoclub ChiusdinoMxpark, che si trova in località Frassini, nel Comune di Chiusdino. Sono state loro due a presentare domanda per gestire la pista che si trova a Ponte alla Chiassa. Le buste sono state aperte giovedì pomeriggio, il bando scadeva il 6 di maggio. Entrambe hanno presentato le domande con tutta la documentazione. All’apertura delle buste, c’erano anche tre rappresentanti del comitato di Ponte alla Chiassa e Giovi che nelle scorse settimane avevano raccolto le firme contro il ritorno del crossodromo. E adesso che cosa succederà? Dopo l’apertura delle buste, entra in scena la commissione tecnica che valuta i progetti che sono stati presentati.

Di solito non basta mai una seduta sola, servirà anche un mese per avere dati certi su quanto documentato. Se tra queste offerte ce n’è almeno una che avrà risposto a tutti i requisiti richiesti, allora vincerà il bando e potrà gestire la pista di Ponte alla Chiassa, sempre che non venga sottoposta anche a valutazione di impatto ambientale. Quindi la strada è ancora lunga prima che una delle due società che ha partecipato al bando, possa essere quella che poi gestirà la pista. O magari nessuna delle due. A questo punto i residenti di Ponte alla Chiassa aspettano quelli che saranno i prossimi sviluppi di questa vicenda. Una vicenda cominciata nel mese di marzo, quando l'assessorato allo sport, rimise a bando la pista da motocross che era stata chiusa cinque anni fa. Una decisione che aveva scatenato le ire dei residenti che non volevano un’altra pista da cross. “Nel 2020 era già stata chiusa - avevano sostenuto i residenti -dai carabinieri forestali e non vogliamo assolutamente ritrovarci, di nuovo, tra polvere e rumore”.

Alle proteste erano seguite un'assemblea pubblica e una raccolta firme per chiedere un’alternativa alla pista da cross. Anzi, erano stati gli stessi residenti a dare alternative per quell’area come per esempio piste ciclabili per bambini e poi ancora orti sociali. Insomma tutto tranne che una pista da cross. L’impegno dell’assessore Federico Scapecchi resta comunque quello di confrontarsi anche con i cittadini di Ponte alla Chiassa e di Giovi quando ci saranno risultati che faranno pendere la decisione da una parte o dall’altra. L’assessore Scapecchi: “L’impegno che ho preso con i residenti lo porterò fino in fondo. E quindi farò in modo che le decisioni saranno condivise con chi abita nei dintorni della pista da cross”. Ciò significa che il crossodromo si farà? “È tutto da vedere - ha ribadito Scapecchi - Poi, non parliamo di un campo da calcio, quanto di una struttura che deve seguire determinati standard e quindi i progetti devono tenere conto di eliminare o ridurre al minimo rumore e polvere, come era stato detto all'inizio e alla presentazione del bando. Ad oggi, dunque, non è possibile dire che il crossodromo si farà di sicuro, perché i progetti non sono ancora stati presi in considerazione dalla commissione tecnica e comunque sia gli impegni presi con il comitato dei residenti devono essere rispettati”.

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