IL CASO
A Ponte alla Chiassa
Bando per il crossodromo. L'assessore Federico Scapecchi, in merito al bando e alle offerte, precisa: "Le offerte che sono arrivate potrebbero non essere accettate in sede di apertura - dice - oppure anche successivamente la commissione tecnica si potrebbe riunire e potrebbe valutare i progetti non idonei.
Ciò significa che il crossodromo si farà? E' tutto da vedere. Poi, non parliamo di un campo da calcio, quanto di una struttura che deve seguire determinati standard e quindi i progetti devono tenere conto del rumore e della polvere, come era stato detto all'inizio e alla presentazione del bando. Ad oggi, dunque, non è possibile dirlo che il crossodromo si farà, perché i progetti non sono stati presi in considerazione dalla commissione tecnica e comunque sia gli impegni presi con il comitato dei residenti che ha raccolto le firme devono essere rispettati.
Vale a dire prima di qualsiasi decisione definitiva ci sarà un confronto con la popolazione." Il crossodromo della discordia aveva provocato più di un mal di pancia tra i residenti di Giovi e di Ponte alla Chiassa tanto da indire una raccolta firme e un'assemblea prima ancora alla quale aveva partecipato lo stesso assessore Scapecchi. Vedremo come finirà la storia, ma siamo solo all'inizio."
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