Gli studi
Sempre maggiori le ansie degli italiani (foto IA)
Di cosa hanno paura gli italiani? Quali sono le loro maggiori preoccupazioni? I timori degli italiani nel 2025 riflettono un mix di ansie economiche, sociali e ambientali, spesso in un clima generale di incertezza e pessimismo. Le principali fonti di inquietudine possono essere così riassunte.
1. Inflazione e caro vita
La questione economica domina le preoccupazioni: il 43% degli italiani ritiene che l’Unione Europea dovrebbe dare priorità alla lotta contro l’inflazione e il caro vita, seguita dal sostegno all’economia e alla creazione di posti di lavoro (37%). Il tema dell’immigrazione, che in passato era centrale, oggi è considerato prioritario solo dal 13%.Più della metà degli italiani dichiara di non riuscire a risparmiare nulla a fine mese, e il 70% si aspetta di spendere di più per bollette ed energia rispetto all’anno precedente.
La precarieta economica spaventa gli italiani
2. Pessimismo sul futuro
Due italiani su tre non credono in un miglioramento della situazione del Paese nel 2025. Il 38% si aspetta un anno peggiore rispetto al precedente, mentre solo il 19% prevede un miglioramento. Il 34% degli intervistati in recenti sondaggi prevede una fase di stagnazione economica, e il 40% teme una recessione. (Report FragilItalia “Uno sguardo al futuro”, elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos).
3. Ansia, stress e salute psicologica
Ansia e stress sono problemi diffusi, soprattutto tra giovani e donne. Oltre il 40% degli italiani si sente giù di morale per la maggior parte della giornata, e quasi uno su due tra gli under 30 dichiara di essere spesso o regolarmente stressato. Le principali cause di ansia sono la salute personale e dei propri cari, l’organizzazione familiare, la situazione economica e i problemi lavorativi.
4. Paure collettive e sociali
Secondo il Rapporto Censis, invece, l’84% degli italiani ha paura del cambiamento climatico, il 73,4% della crisi economica e dell’aumento della povertà, il 73% della gestione dei flussi migratori. Il 59,9% teme un nuovo conflitto mondiale che possa coinvolgere anche l’Italia, mentre il 59,2% non si sente protetto da possibili attacchi terroristici.
I cambiamenti climatici tra le maggiori preoccupazioni degli italiani
Questa la classifica delle preoccupazioni stando al Censis
Cambiamento climatico 84%
Crisi economica e aumento della povertà 73,4%
Gestione dei flussi migratori 73%
Collasso finanziario dello Stato 53,1%
Nuovo conflitto mondiale 59,9%
Attacchi terroristici 59,2%
Difesa da attacco militare 49,9%
Dati che mostrano come le paure degli italiani non si limitino solo alla sfera economica, ma si estendano anche a questioni di sicurezza globale, ambientale e sociale.
Come reagiscono gli italiani
Considerato il quadro di incertezza, molti italiani cercano rifugio nei valori essenziali come la famiglia e il tempo di qualità con i propri cari: il 75% intende dedicare più tempo alla famiglia nel 2025. C’è una tendenza a ridurre le ambizioni e a concentrarsi su attività semplici e gratificanti, come sport, vita all’aria aperta e lettura, mentre progetti impegnativi vengono spesso rimandati. Il 2025 è caratterizzato da un senso diffuso di preoccupazione e insicurezza, alimentato da fattori economici, sociali e ambientali. L’inflazione, il caro vita e la salute psicologica sono le principali fonti di ansia, mentre le paure collettive spaziano dal cambiamento climatico ai rischi geopolitici. In risposta, molti italiani scelgono di concentrarsi sugli affetti e sulle attività essenziali, cercando stabilità in un contesto percepito come sempre più incerto.
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