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Tecnologia

La rivoluzione silenziosa dell'energia: il sorpasso di quella pulita. Come le comunità rinnovabili stanno cambiando il futuro (e la tua bolletta)

Giuseppe Silvestri

26 Giugno 2025, 13:07

energia pulita

Sole e vento preziosi per l'energia alternativa

C’è una rivoluzione silenziosa che attraversa l’Italia, una trasformazione che non fa rumore ma che sta cambiando il volto del Paese, quartiere dopo quartiere, borgo dopo borgo, anche se molto lentamente. Non si tratta di una nuova moda, né di una promessa elettorale: è la rivoluzione delle energie rinnovabili, che nel 2025 ha raggiunto un traguardo storico. Per la prima volta, oltre il 55% dell’elettricità consumata dagli italiani proviene da fonti pulite: sole, vento, acqua e biomasse. Un sorpasso che segna l’inizio di una nuova era, non solo per l’ambiente, ma anche per la società e l’economia. Se fino a pochi anni fa la transizione energetica sembrava un orizzonte lontano, oggi è realtà concreta. Il cuore pulsante di questa trasformazione non sono solo i grandi impianti fotovoltaici o le pale eoliche che punteggiano le campagne, ma le comunità energetiche: reti di cittadini, imprese e amministrazioni locali che si organizzano per produrre, condividere e consumare energia pulita in modo collettivo.


Il sole resta la principale fonte per l'energia pulita

A Monza, ad esempio, un gruppo di famiglie ha installato pannelli solari sui tetti delle proprie abitazioni e, grazie a un sistema di accumulo intelligente, riesce a coprire oltre l’80% del fabbisogno energetico del quartiere. C'è chi, invece, pescatori, agricoltori e piccoli imprenditori ha dato vita a una cooperativa che produce energia idroelettrica e la redistribuisce tra i soci, abbattendo i costi delle bollette e investendo i risparmi in progetti di tutela ambientale. Questi esempi non sono isolati: nel 2025, le comunità energetiche in Italia sono più di 2.000, e il numero è destinato a crescere grazie ai nuovi bandi nazionali e ai finanziamenti europei.


Sempre più le pale eoliche nel nostro Paese

La forza delle comunità energetiche sta nella loro capacità di generare benefici tangibili per chi vi partecipa. Non solo risparmio economico – che in molti casi può arrivare fino al 30% in meno sulla bolletta – ma anche maggiore autonomia dalle fluttuazioni del mercato energetico globale. In un’epoca segnata da crisi geopolitiche e rincari, poter contare su energia autoprodotta è un vantaggio strategico. Ma c’è di più: le comunità energetiche creano coesione sociale, stimolano l’innovazione e favoriscono la nascita di nuove professionalità, come gli energy manager di quartiere o i tecnici specializzati nella manutenzione degli impianti. È un modello che mette al centro la partecipazione, la condivisione e la responsabilità collettiva.

L’Italia, tradizionalmente patria di inventori e visionari, sta sperimentando soluzioni d’avanguardia anche nello stoccaggio dell’energia. Dalle batterie di sabbia, capaci di accumulare calore per mesi, ai sistemi di intelligenza artificiale che ottimizzano la distribuzione dell’energia in tempo reale, il Paese si sta ritagliando un ruolo da protagonista nella nuova geografia energetica europea. Non è un caso che grandi aziende tecnologiche, come Meta e Google, abbiano scelto proprio l’Italia per testare nuovi modelli di produzione e consumo energetico sostenibile, investendo in progetti pilota che potrebbero presto diventare standard a livello internazionale.

Quello che rende unica la rivoluzione delle energie rinnovabili in Italia è la sua natura “dal basso”. Non è una trasformazione calata dall’alto, ma una spinta che nasce dalla società civile, dalle amministrazioni locali più lungimiranti, dai cittadini che scelgono di investire nel futuro della propria comunità. È una rivoluzione fatta di piccoli gesti quotidiani: installare un pannello solare, partecipare a una riunione di condominio per discutere di efficienza energetica, aderire a una cooperativa. Oggi questa rivoluzione silenziosa continua a crescere, portando con sé speranza, innovazione e nuove opportunità. L’Italia delle comunità energetiche è un laboratorio vivente di futuro, un esempio per l’Europa e per il mondo. E forse, tra qualche anno, guardandoci indietro, ci renderemo conto che la vera notizia del nostro tempo era proprio questa: la capacità di reinventarci insieme, mettendo al centro l’energia più pulita e potente che abbiamo – quella della collaborazione.

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