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La storia

Andreea Rabciuc, la ragazza trovata morta nel casolare: il suicidio, i messaggi, la paura. Indagato l'ex fidanzato Simone Gresti

La campionessa di tiro era scomparsa dopo una notte con gli amici. I suoi resti sono stati rinvenuti dopo quasi due anni. Secondo la procura l'uomo l'ha invitata a togliersi la vita

Giuseppe Silvestri

13 Novembre 2024, 19:45

Andreea Rabciuc

Andreea Rabciuc, i suoi resti trovati in un casolare

Andreea Rabciuc era una giovane campionessa di tiro a segno di 27 anni. I suoi resti sono stati trovati in un casolare nei pressi di Ancona. Originaria della Romania e residente a Jesi, Andreea era molto conosciuta nel mondo dello sport per le sue eccezionali abilità nel tiro a segno, avendo partecipato a numerose competizioni nazionali e internazionali. Andreea era scomparsa il 12 marzo 2022 dopo una serata trascorsa con amici. Dopo quasi due anni, il 21 gennaio 2024, alcuni resti umani sono stati rinvenuti all'interno di un casolare abbandonato a Castelplanio, un luogo che era stato già segnalato dai proprietari nel marzo 2022 per un tentativo di effrazione.

La scomparsa
Di Andreea si erano perse le tracce nella notte tra l'11 e il 12 marzo 2022, dopo aver partecipato a una festa con il fidanzato 
Simone Gresti, 46enne di Moie, e altri amici. Durante la serata, si era verificato un litigio acceso tra la coppia, che aveva attirato l'attenzione dei presenti. Gresti ha in seguito riferito agli inquirenti che la giovane si era allontanata, lasciando il cellulare. Tuttavia, testimoni hanno riportato versioni contrastanti, suggerendo che la lite fosse stata provocata dalla gelosia di Gresti nei confronti della ragazza. Sembra che la relazione tra i due era caratterizzata da tensioni e conflitti frequenti. Le ricerche iniziali condotte dalle forze dell'ordine non avevano dato esito positivo, nemmeno nelle aree circostanti il casolare dove sono stati successivamente rinvenuti i resti: di Andreea non c'era più traccia.


Un momento dei funerali di Andreea Rabciuc celebrati a Jesi il 20 marzo 2024

I resti umani
Il ritrovamento dei resti umani nel casolare di Castelplanio ha segnato un punto cruciale nelle indagini. I proprietari della struttura avevano già segnalato che qualcuno aveva cercato di forzare una finestra, una denuncia presentata pochi giorni dopo la scomparsa della giovani. Tuttavia, le indagini iniziali non avevano portato a risultati concreti. Il 21 gennaio 2024, le autorità hanno trovato i resti della giovane. L'esame del Dna ha confermato l'identità delle ossa come appartenenti ad Andreea Rabciuc. All'interno del casolare sono stati rinvenuti anche uno zainetto verde, una giacca bianca e pezzi di scarpe nere, ma anche brandelli di una sciarpa legati a una trave in legno, che hanno suggerito l'ipotesi di un suicidio per impiccagione. Tuttavia, le condizioni delle ossa hanno sollevato interrogativi: si ipotizza che possano essere state danneggiate da una caduta dall'alto.

Il fidanzato
Simone Gresti è stato inizialmente l'unico indagato nel caso. Le accuse nei suoi confronti includevano omicidio volontario e sequestro di persona. Secondo le ricostruzioni e le indagini, per oltre un anno aveva esercitato pressioni fisiche e psicologiche su Andreea, controllando i suoi contatti e limitando la sua libertà. Diversi amici della coppia sono stati coinvolti nelle indagini. Tra questi Francesco e Aurora, presenti alla festa la notte della scomparsa, nonché Daniele, ex fidanzato di Andreea al quale lei aveva affidato il cane prima della sua scomparsa.


Per la morte di Andreea Rabciuc è indagato il fidanzato

Le indagini
La Procura di Ancona ha recentemente chiuso le indagini sul caso. Secondo gli inquirenti, la giovane si sarebbe tolta la vita impiccandosi con una sciarpa a una trave nel casolare dove sono stati trovati i suoi resti. L'unico indagato rimane Simone GrestiDue le ipotesi di reato: maltrattamenti in famiglia e istigazione al suicidio. Archiviate le accuse di sequestro di persona e omicidio volontario. L’uomo si è sempre detto innocente, ma in un diario, Andreea avrebbe riportato alcune frasi del suo fidanzato. Quando litigavano le avrebbe ripetuto in più di una occasione "Ammazzati". Stando alla ricostruzione della Procura per oltre un anno l’indagato avrebbe abusato sul piano fisico e psicologico della ragazza. Tra l'altro le procurava sostanze stupefacenti e le sottraeva spesso il telefono, per controllare le sue chat, ma anche i profili social. Prima del suo addio Andreea avrebbe scritto: "Simone Gresti ragazzo a cui vorrò bene per sempre. Ha sempre saputo imporsi. Se mi lasciava il cellulare avrei chiamato mamma".

I genitori
La famiglia di Andreea ha vissuto anni di angoscia e speranza. Ha continuato ad aspettare notizie dalla figlia, mantenendo viva la speranza che potesse tornare o inviarle un messaggio rassicurante sulle sue condizioni. Il padre, residente all'estero, ha raccontato di aver ricevuto l'ultimo messaggio da parte della figlia nella notte della sua scomparsa: "Mi sono messa nei guai".

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